EMILIA, DOPO IL TERREMOTO TURISMO IN CALO DEL 40% (ANCHE PER LA CATTIVA INFORMAZIONE)

La Regione traccia un bilancio dell’effetto provocato dal terremoto di maggio sulle città d’arte. E denuncia la diffusione di “notizie destituite di fondamento” che hanno amplificato gli effetti reali delle scosse.

Turismo in ginocchio nelle città d’arte dell’Emilia-Romagna colpita dal terremoto del maggio scorso. Rispetto all’estate 2011, infatti, quest’anno si è registrato un calo di presenze anche del 40%. Ma a spaventare i turisti non sono state solo le scosse: a lavorare ai fianchi il sistema turistico regionale sono state le “notizie destituite di ogni fondamento” diffuse, soprattutto all’estero, per amplificare i danni reali del sisma alle opere d’arte e alle strutture di accoglienza.

A dirlo – riferisce l’agenzia Dire – è la Regione, in una delibera approvata la settimana scorsa dalla giunta Errani, con la quale si destina un contributo di 300.000 euro al comune di Ferrara proprio per sostenere azioni di “comunicazione, informazione, accoglienza, promozione e sostegno alla commercializzazione turistica, da realizzare contestualmente o in affiancamento agli interventi di ripristino della funzionalità e frubilità delle strutture di valore turistico”.

Insomma, l’Emilia colpita dal terremoto deve ricostruire anche la sua fama di regione turistica, non solo gli alberghi e i beni culturali. Le scosse di maggio – ricorda la Regione – “hanno causato ingenti danni alle strutture dell’ospitalità turistica, ai contenitori culturali, ai beni di pregio artistico, storico, architettonico, urbanistico ed ambientale e, conseguentemente, hanno provocato una flessione delle presenze turistiche”. Le notizie gonfiate ad artre, poi, hanno fatto il resto.


(da Repubblica.it)