VIVIAMOLAq: UN PARCO DAI MATERIALI DI RECUPERO DEI CANTIERI AQUILANI

Dopo aver passato alcuni mesi in compagnia degli abitanti accoglienti e generosi dei 21 M.A.P. aquilani (ecco le video interviste), l’associazione VIVIAMOLAq ha deciso di concentrarsi sul progetto per la realizzazione di un parco per l’aggregato di Santa Rufina, frazione di Roio, a sud-ovest del Comune dell’Aquila.

In un momento di crisi economica, come quello che stiamo vivendo, crediamo sia di fondamentale importanza porre tra i temi centrali dell’intervento quello del recupero dei materiali. Sarà questo un approccio sostenibile all’intervento e, allo stesso tempo, un mezzo di coesione e accettazione del progetto per gli abitanti stessi.

Si utilizzeranno, quindi, materiali di esubero dei cantieri aquilani della ricostruzione (come i listelli di legno dell’auditorium del parco) e i tubi innocenti dei ponteggi dismessi dalle abitazioni pericolanti.

Il progetto si sviluppa intorno l’area della sala polivalente, di recente realizzazione, con l’intento di portare anche all’esterno le attività ludiche e ricreative. La strategia è quella di definire e caratterizzare lo spazio tramite un “nastro” che inglobi le varie funzioni del parco giochi e diventi esso stesso protagonista di queste.

L’idea progettuale parte dalla divisione del lotto di intervento in aree tematiche diversificate riguardanti la CREATIVITA’, lo SPORT, i GIOCHI TRADIZIONALI ed il VERDE ATTREZZATO, che sono connesse proprio per mezzo del nastro. Il nastro si piega e modella per individuare gli spazi del progetto: è il portale d’ingresso al parco giochi, scende per essere panchina, si torce e diventa recinto, cresce per trasformarsi in lavagna, si alza per accogliere il campetto, si piega per formare un porticato alla sala polivalente.


La sfida consiste nel trasformare il vuoto antistante le abitazioni in un luogo definito da una propria identità e riconoscibilità. Questo, perché, la richiesta e la necessità degli abitanti dei M.A.P. non era quella di un semplice parco giochi per i bambini ma di quello spazio di aggregazione che è il carattere fondamentale di un insediamento e di una vera comunità umana.