31 ottobre 2012 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede il passaggio da 86 a 51 Province, comprese le città metropolitane. Lo ha annunciato il ministro Filippo Patroni Griffi.
Il decreto, ha spiegato il ministro per la Funzione Pubblica “è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review” e prevede “province completamente nuove per dimensioni e funzioni”. “Da gennaio e coerentemente con la governance – ha aggiunto Patroni Griffi – verranno meno le giunte provinciali e nella fase di transizione sarà possibile per il Presidente delegare non più di tre consiglieri. Questo fino a quando il sistema non andrà a regime nel 2014“.
Sempre dal 1 gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto. Per assicurare l’effettività del riordino posto in essere, senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il Governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati. Resta fermo il divieto di cumulo di emolumenti per le cariche presso gli organi comunali e provinciali. Resta anche ferma l’abolizione degli Assessorati. Infine gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo. |
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