Capisco che, ora, tutti faranno i doverosi scongiuri. Ma non vedo altra soluzione.
Come recitava il libro : “Io, speriamo che me la cavo”…. noi forse dovremmo dire “Noi, speriamo che avremo un terremoto”?
E il perché è presto detto!
Da tre anni, tutta la nostra attenzione è concentrata su L’Aquila, ed è giusta che sia così.
Però, ora, ci sembra che la situazione stia degenerando.
Tutte le risorse e le attenzioni per L’Aquila, terremotata.
Tutte le attenzioni per Teramo, che ha il Presidente della Regione.
Tutte le attenzioni per Chieti, che ha tre “pesanti” rappresentanti di Pd (Legnini), Pdl (Di Stefano) e Udc (Di Giuseppantonio).
E Pescara? Sfigata peggio di Willy il Coyote!!!
IL Porto chiuso da mesi!!! Due biblioteche chiuse da un anno!!!
Banca Caripe, in giro per l’Italia, come l’ultima Banca sfigata!!! Ora acquistata a destra e ora a sinistra! Ora chissà quale fine farà!!
E ora, come se non bastasse, anche la Provincia unica, con sede a L’Aquila!
Come dire: questa Regione sta facendo di tutto per morire definitivamente!
L’Abruzzo è una Regione fortemente penalizzata dalla scelta del capoluogo. Il luogo della rappresentanza amministrativa e istituzionale va collocato dove c’è il centro vitale, luogo d’incontro della grande comunicazione. E invece, per lugubre motivazioni politiche tutte in casa democristiana, la sede del capoluogo nel 1970 andò a L’Aquila.
Nel Consiglio Comunale di Pescara, del 10 settembre u.s., si è discusso dell’argomento relativo all’unificazione (e non all’assorbimento) delle province, tutte le forze politiche avevano mostrato fiducia in un percorso che valorizzasse il ruolo e la funzione di Pescara.
Io avevo manifestato qualche perplessità! Porca miseria, i fatti mi stanno dando ragione.
Ma come si fa a penalizzare tutta la fascia costiera? Il problema a questo punto non è solo Pescara, ma le tre Province costiere. Pensiamo che Chiodi stia facendo questa proposta, non per governare il risparmio di risorse, ma per salvare la faccia da “teramano”.
La situazione è grave. Occorre che tutte le forze politiche di Pescara facciano fronte comune. Per una volta. Qui non sono in ballo gli interessi di questa o quella forza politica, di questa o quella amministrazione comunale o provinciale, qui è in ballo il futuro di Pescara, della fascia costiera e addirittura dell’intero Abruzzo.
Noi, speriamo che non avremo il terremoto …..ma non vorremo che l’auspicio di un simile evento possa diventerà l’unico modo per garantirci un futuro!!!
Licio Di Biase