Verso l’una e mezza della notte scorsa il Consiglio regionale d’Abruzzo ha dato via libera alle nuove norme che regolano un settore in forte crisi.
La seduta era ripresa intorno a mezzanotte, dopo una riunione fiume tra maggioranza e opposizione per cercare una mediazione sul testo di legge. Erano centinaia (circa 700), infatti, gli emendamenti presentati da Prc, Idv e Pdci.
«Premialità dal 20 al 50 per cento per chi decide di investire nell’edilizia, meno burocrazia e servizi per il cittadino, come strade, parcheggi ed eliminazione delle barriere architettoniche: sono alcuni dei punti nodali della nuova legge», spiega il consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, uno dei promotori del nuovo testo, la cui approvazione era stata rinviata nell’ultima seduta del Consiglio nell’agosto scorso.
«Abbiamo solo applicato quanto previsto nel decreto sviluppo, raggiungendo l’ottanta per cento degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo dovuto fare i conti, infatti, con delle opposizioni intolleranti – aggiunge Sospiri -.» […] Il consigliere di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo ha commentato: «Grazie ai nostri emendamenti è stato fortemente ridimensionato l’impatto devastante della proposta di legge. La proposta di legge del Pdl abruzzese era la peggiore d’Italia paragonabile solo a quella della Calabria il che la dice lunga anche sulla qualità e la mentalità dei costruttori che l’hanno sponsorizzata». (continua a leggere su PrimaDaNoi.it) da PrimaDaNoi.it |