(di Peppe Vespa, da L’Editoriale) Nel bene, ma ancor più nel male, all’Aquila, solo per i puntellamenti sono stati spesi oltre 200milioni di euro. Si è puntellato di tutto, palazzi demoliti dal sisma e palazzi con appena piccole crepe. Tanto poi… c’è Pantalone che paga. E in effetti, ha pagato sull’unghia.
Sono state usate le tecniche più disparate: con potenti murali in legno, cinghie in fibra di carbonio, putrelle in acciaio, ponteggi con giunti delle più disparate marche, guarda caso, quasi tutti della Marcegaglia. Nessuna regola precisa, solo quella che vede la durata della garanzia dei lavori solo per due anni. Gli anni sono passati ma i puntellamenti e le messe in sicurezza, sono ancora lì, senza la minima manutenzione. (continua a leggere su L’Editoriale)