EMILIA 4 SETTIMANE DOPO: 15.000 ASSISTITI. ORA E’ IL CALDO A FARE PAURA

Sono passate 4 settimane dalla prima grande scossa di terremoto che il 20 maggio ha fatto tremare tutto il nord Italia e squassato la terra in Emilia. Intanto, lo sciame sismico continua. Le scosse, per fortuna, sono di lieve intensità. E l’allarme si sposta ora sul caldo.

Oltre 15mila assistiti – Sabato 16 giugno le temperature nel Modenese hanno raggiunto i 32 gradi e potrebbero salire ancora, con massime percepite vicino ai 40 gradi per le persone sfollate e che vivono in tenda. Ad oggi, secondo i dati resi noti dalla Protezione civile 15.846 le persone assistite dalla Protezione Civile nelle tre regioni – Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto – alle prese con l’emergenza terremoto.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.763. La maggior parte (9.844) si trovano nelle tendopoli, 1.977 nelle strutture al coperto e 2.942 in albergo.

In Lombardia, invece, risultano assistite 1.068 persone, 960 ospitate all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, mentre 108 hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi. In Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita in provincia di Rovigo sono ospitate 15 persone.

Sono 5.595, invece gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.

Sono state esaudite, infine, tutte le richieste di climatizzatori ad oggi pervenute dai campi di accoglienza, mentre ENEL sta procedendo speditamente al potenziamento delle reti elettriche per la loro completa messa a regime, consentendo così di limitare al massimo i disagi per la popolazione assistita in vista della stagione estiva.

145milioni per la prevenzione  – Intanto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del capo Dipartimento della Protezione Civile del 16 marzo 2012, che ripartisce su 17 regioni, sulla base dell’indice medio di rischio sismico, i contributi relativi al 2011.
Centoquarantacinque milioni di contributi disponibili per gli interventi di prevenzione del rischio sismico.

Si tratta di una quota dello stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni per interventi finalizzati alla mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale, grazie a un fondo istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia come previsto dal Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico (art. 11 della legge 77/2009), a seguito del sisma in Abruzzo.

(da SkyTg24.it)