Dopo il minuto di silenzio per le vittime del sisma, il governo ha approvato un decreto legge nel quale, dichiarando il 4 giugno giornata di lutto nazionale, si provvede da un lato a reperire risorse da destinare agli interventi immediati di soccorso e dall’altro ad alleggerire la situazione delle popolazioni più direttamente coinvolte dalle conseguenze del sisma.
Aumento del prezzo della benzina – A copertura degli interventi a sostegno dei terremotati, il Consiglio dei ministri ha deciso l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti per autotrasporto e di destinare all’emergenza i fondi resi già disponibili dagli interventi di revisione della spesa (la cosiddetta spending review).
Credito agevolato per ripresa economica. Il testo varato preannuncia “l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica. In particolare sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione Cassa depositi e prestiti e sul fondo di garanzia del Mediocredito Centrale”.
Delocalizzazione delle imprese. Tra le misure misure per la ripresa dell’attività economica, il decreto prevede anche misure per agevolare la delocalizzazione delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto.
Rinvio per mutui e scadenze fiscali – Si è deciso di rinviare a settembre i versamenti fiscali e di contributi in scadenza a giugno. Il rinvio è stato deciso anche per le rate dei mutui, mentre vengono sospesi gli sfratti e i termini per gli adempimenti processuali.
Deroga al patto di stabilità – Per quanto riguarda le amministrazioni e gli enti locali, il Consiglio dei ministri ha deciso di consentire la deroga ai vincoli di spesa imposti dal Patto di Stabilità. Le eccezioni saranno consentite entro un certo limite e solo per le spese per la ricostruzione.
Contributi ai privati per la ricostruzione – Il decreto legge prevede, poi, la concessione di contributi a fondo perduto “per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali”.
Esteso stato d’emergenza – Lo stato d’emergenza è stato esteso alle province di Reggio Emilia e Rovigo. I compiti di commissario per la ricostruzione è stato affidato al presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, mentre ai sindaci dei Comuni colpiti sono affidate le funzioni di vice commissari.
Il decreto, sottolinea Palazzo Chigi, segue ai primi interventi di soccorso predisposti ieri dal Comitato operativo della Protezione Civile, che aveva già operato dal 20 maggio al 23 maggio. Il Comitato ha potenziato i Centri operativi per la gestione dell’emergenza con l’attivazione di un nuovo Centro Coordinamento Soccorsi a Bologna. Il Capo del Dipartimento, accompagnato da un team di esperti, ha avviato un sopralluogo nei territori colpiti dal sisma. Contestualmente le strutture operative del servizio nazionale della Protezione civile continuano a operare nel territorio con un ulteriore potenziamento delle forze. Le strutture di accoglienza già attive sono state potenziate ciascuna del 20% per un totale di ulteriori 1250 posti letto. L’eventuale restante fabbisogno assistenziale sarà soddisfatto con il ricorso alle strutture alberghiere presenti nel territorio regionale.
Errani: “Passo avanti che dà fiducia”. Positivo il giudizio sulle misure varate in Cdm da parte del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, a cui lo stesso decreto ha affidato il ruolo di commissario per la ricostruzione. “Sono coerenti con quanto discusso in questi giorni con il presidente del Consiglio Monti e con il sottosegretario Catricalà – il commento di Errani -. Ritengo che siano un passo in avanti importante, positivo, che dà fiducia ai cittadini, ai sindaci, ai lavoratori e alle imprese, per avviare da subito la ricostruzione delle zone colpite dal sisma”.
Errani: “Presto ricostruzione, no criminalità organizzata”. “La ricostruzione comincerà presto, si farà bene e in trasparenza, contrastando qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata. E soprattutto partirà dai Comuni”. “Continuiamo a lavorare insieme – istituzioni, Protezione civile, volontariato, forze dell’ordine e servizi che operano sui territori delle zone colpite – per affrontare le enormi difficoltà che dobbiamo superare per restituire serenità alle comunità”.
Errani: “Benzina, italiani capiranno”. “L’aumento della benzina è dentro a uno sforzo che questo Paese deve fare, è importante che il governo abbia risposto in maniera così tempestiva, gli italiani lo capiranno”. Così ancora Vasco Errani, in merito all’aumento di 2 centesimi delle accise sul carburante a copertura delle misure d’intervento per la ricostruzione in Emilia-Romagna. “E’ importante che l’Italia riesca a esprimersi in modo coeso in base alle sue esigenze. Il governo ha riconosciuto che questa è una questione dell’Italia e in questa direzione ci stiamo muovendo”.
Gabrielli: “Fiducia e punti fermi”. Anche per il capo della Protezione Civile, le decisioni prese oggi dal Consiglio dei Ministri significano “fiducia” per i cittadini delle zone terremotate e si tradurranno per questo in “punti fermi”. “Dove La terra ci dà irrequietezza- commenta Franco Gabrielli – avere punti di riferimento dà sollievo, questo territorio se lo merita”. Gabrielli si è anche detto soddisfatto per l’allargamento dell’efficacia delle misure alle due regioni colpite dal terremoto oltre all’Emilia Romagna.
(da Repubblica.it)