“Che succede il 15 aprile all’Aquila?” Qualche risposta a chi vuole qualche informazione in più.
#occupylaquila: cos’è?
È la campagna lanciata da Wired per tornare a parlare della situazione in Abruzzo a tre anni dal terremoto. Riprende la provocazione del movimento #occupy e si muove in due direzioni: online, tramite Wired.it, i vostri contributi e l’hashtag #occupylaquila, e a L’Aquila, dove ci troveremo il 15 aprile con tutti coloro che vorranno parlare di ricostruzione e futuro delle città terremotate.
Cosa posso fare, concretamente?
Tante cose: proporre un articolo sull’Aquila, inviandolo a info@wired.it (oggetto: #occupylaquila), diffondere l’hashtag #occupylaquila, di modo che sempre più persone si ricordino che in Abruzzo c’è ancora molto da fare, oppure presentarti il 15 aprile all’Aquila.
Che succede il 15 aprile?
Per prima cosa ripopoliamo un po’ il capoluogo. Lo facciamo insieme ai ragazzi di 6aprile.it, agli amici di Green Geek, e a tutte le altre associazioni del luogo che vorranno unirsi. E poi, per chi se la sente e ha qualcosa da dire, c’è la possibilità di fare un intervento. Il tema è libero, ovviamente, ma ci piacerebbe guardare al futuro: non tanto a ciò che (è sotto gli occhi di tutti) non è ancora stato fatto, ma a quello che si può fare. Alle occasioni che non possiamo perdere per trasformare L’Aquila – e le altre città terremotate – in centri abitati intelligenti. Ai progetti che esistono, ma che la burocrazia e la mancanza di fondi fanno marcire nei cassetti.
Io voglio parlare! Come faccio?
Facile: ci mandi una mail a info@wired.it (oggetto: #occupylaquila) e ci scrivi il tuo nome, il tuo cognome, e una frase che riassume il senso del tuo intervento.
Io vorrei venire, ma non ho progetti di cui parlare
Ovviamente sei il benvenuto ugualmente!
A che ora e dove ci si vede?
Il luogo ve lo comunicheremo a breve, l’orario indicativo è mezzogiorno.
Avete altre domande? Scrivetele nei commenti di questo articolo e restate sintonizzati!
(da wired.it)