“L’orrore ci ha colpito quando, all’ingresso del Centro Commerciale L’Aquilone abbiamo visto le foto delle giovani vittime della Casa dello Studente, nostre creature perse per sempre, messe lì a dirci che, senza le costruzioni Sismo, si può continuare a morire”. Lo dice Antonietta Centofanti, del Comitato familiari delle vittime della Casa dello studente dopo la denuncia di Abruzzo24ore.tv.
“L’orrore ci ha colpito scorrendo, con occhi increduli, l’incipit dei maxi manifesti che rivestono il punto ‘informativo’. Per noi, che seguiamo il processo udienza per udienza, che ci pieghiamo di dolore sotto il peso delle parole dei periti quel dialogo immaginario, agghiacciante e immorale, ha il sapore amaro e indecente della beffa. E ci lascia senza parole. Come si può arrivare a tanto, quante ingiurie dovrà ancora subire la nostra città, quanto oltraggio, ancora, i nostri morti?
Abbiamo dato mandato ai nostri legali perché pongano in essere tutte le azioni necessarie a difesa della memoria dei ragazzi, trasformati, da morti, in spot pubblicitario.
Quanto alla Sismo – spiega la Centofanti – abbiamo scoperto che ha una sede madre in Belgio, una sede in Italia al Nord e che il responsabile per l’Abruzzo è tale ing. Romeo Eramo (come si evince dal materiale in distribuzione presso L’Aquilone) , con sede a Pescina (Nucleo Industriale). Invitiamo le aquilane e gli aquilani a boicottare la Sismo e invitiamo il ‘responsabile’ per l’Abruzzo a smantellate l’indecente stand e a non fare più ritorno nella nostra città. L’Aquila ne ha abbastanza di operazioni di sciacallaggio e di insulti.
[da abruzzo24ore.tv]