Da lunedì 16 gennaio 2012, le attività esecutive relative all’assistenza alla popolazione post-sisma saranno gestite direttamente dal Comune dell’Aquila. Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha firmato il decreto che stabilisce il passaggio di consegne alla municipalità aquilana di alcune attività relative all’assistenza alla popolazione, esclusivamente nel capoluogo abruzzese. I cittadini, che ancora godono di benefici assistenziali a carico dello Stato (progetto CASE, MAP, CAS, ecc.) potranno rivolgersi direttamente agli uffici comunali per soddisfare le loro richieste di assistenza. I controlli saranno effettuati dalla SGE.
«E’ stata un’attività complessa e delicata – ha detto il Commissario Chiodi – che i responsabili e i collaboratori della struttura commissariale hanno portato avanti egregiamente, lavorando con spirito di dedizione e sacrificio, affinché ogni loro concittadino potesse soddisfare i propri bisogni abitativi».
Dal 6 aprile 2009 ad oggi le attività di assistenza alla popolazione sono state svolte prima dalla Protezione Civile e poi dalla Struttura Gestione Emergenza: 67mila persone, senza casa dopo il terremoto, sono state alloggiate ed assistite prima nelle tendopoli e poi negli alloggi antisismici a carico dello Stato. Dal giorno del’insediamento del Commissario Chiodi (1 febbraio 2010) la Struttura per la Gestione dell’Emergenza ha preso in carico 55mila persone da assistere: 14.474 nel progetto CASE, 3.295 nei MAP, 6.165 negli alberghi, 2.261in affitto, 1.137 nelle caserme e 27.788 in Cas.
Dall’ultimo report sulla popolazione assistita, pubblicato il 12 gennaio 2012, si evince il grande lavoro svolto senza soluzione di continuità dal Dipartimento (DPC) e dalla SGE. Oggi 13.125 persone vivono all’Aquila presso i 19 complessi residenziali del Progetto Case, 7.209 cittadini sono alloggiati nei Map all’interno del cratere, 807 vivono in un appartamento del fondo immobiliare, 497 persone sono in affitto concordato e altre 46 persone sono alloggiate in strutture comunali. In totale 21.684 cittadini godono di soluzioni alloggiative a carico dello Stato e 11.777 beneficiano del contributo di autonoma sistemazione. Gli ospiti degli alberghi e delle caserme sono rispettivamente 382 e 177.
La Struttura per la Gestione dell’Emergenza ha gestito ad oggi oltre 2.350 colloqui per l’assegnazione degli alloggi del progetto C.a.s.e (Complessi Antisismici sostenibili ed ecocompatibili) e dei Map (Moduli abitativi provvisori); ha fornito 5.500 risposte ai quesiti dei cittadini tramite gli sportelli dell’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico); ha alloggiato oltre 2.000 famiglie in prima assegnazione e autorizzato 850 cambi di alloggio; ha verificato le dichiarazioni di 1.200 nuclei familiari, effettuato 3.000 controlli su famiglie residenti nei nuovi complessi residenziali con le forze dell’ordine, dimesso 550 persone dagli alberghi per soluzioni alternative o per perdita dei benefici.
«Oggi l’enorme banca dati a nostra disposizione – spiega Roberto Petullà, coordinatore della struttura –, realizzata dai collaboratori della SGE in unione al SED SpA del Comune del’Aquila, ci permette di avere dati certi sulla realtà dei cittadini aquilani e dell’intero cratere: domicilio, agibilità delle abitazioni, tempistica dei lavori di ricostruzione, assistenza goduta o tuttora fruita e contributi erogati». «Si tratta – continua – di uno strumento indispensabile, sia per l’emergenza che per la ricostruzione, che finora ci ha permesso di offrire un’adeguata assistenza alla popolazione e che adesso utilizzeremo anche per gestire tutti i controlli necessari nei Comuni dentro e fuori cratere per fornire consulenza ai sindaci e svolgere attività di controllo incrociato sulle diverse forme di assistenza (alloggi M.A.P., sistemazione alberghiera, affitti concordati, C.A.S.) erogate a più di 33 mila cittadini».
«I nostri collaboratori – conclude Paola Giuliani, responsabile della Funzione 6 – insieme al personale del Comune dell’Aquila in avvalimento alla SGE, hanno offerto consulenze ai cittadini e agli amministratori di tutti i Comuni del cratere; hanno svolto attività lavorativa anche quando gli uffici comunali erano chiusi, perché per la SGE non c’è stato riposo né nei fine settimana, né nel giorno del santo patrono. Grazie allo straordinario lavoro svolto dalla struttura commissariale oggi tutte le persone senza casa dopo il sisma godono di un alloggio nel comune dell’Aquila e nei comuni del cratere».