15 novembre 2011 – Attenzione alle prime corse sulla neve. Complici muscoli freddi e articolazioni ‘legate’ dopo un anno di lontananza da sci, scarponi e racchette, sono proprio le prime sciate quelle più a rischio di cadute e fratture. Prevenire gli incidenti seguendo le raccomandazioni pre-discesa è la prima regola, ma a chi non è riuscito a evitare di farsi male gli esperti dell’Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) consigliano di fare attenzione alla riabilitazione.
“Dopo l’intervento ortopedico è infatti importante, anzi fondamentale – la nota è del presidente nazionale dell’Aifi, Antonio Bortone – svolgere una corretta riabilitazione per riprendere l’attività sportiva. E qui iniziano i problemi. In Italia il professionista che si occupa di svolgere la riabilitazione è il fisioterapista. Ma l’Italia non è l’Europa.
Nel nostro Paese per i fisioterapisti, così come per gli altri professionisti sanitari, non esiste ancora un ordine professionale che consente ai cittadini di sapere in che mani finiscono. E questo ha portato a una proliferazione di migliaia di abusivi, che con titoli fantasiosi o reali (ma non abilitanti) si sono improvvisati professionisti, provocando danni enormi, a volte irreversibili, a causa di scorrette manipolazioni. Dunque un appello a tutti coloro che sono costretti alla riabilitazione: prima di ogni cosa mettete in atto il nostro slogan ‘Giù le mani’, fino a quanto non vi viene fornita la certezza che il fisioterapista sia veramente tale”.