PROCESSO GRANDI RISCHI: BOSCHI, “VERBALE IRRILEVANTE, FU FATTO DOPO IL SISMA”

L’Aquila, 15 ottobre – “Ci sono gli assessori comunale, provinciale e regionale che gestiscono localmente il sistema della protezione civile. La commissione Grandi rischi deve soltanto riferire e io non ho nessun potere operativo”.
Lo ha detto l’ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, componente l’organo consultivo della presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto processo, all’Aquila, parlando con i cronisti fuori dall’aula C del tribunale del capoluogo.
Boschi ha ammesso che “la commissione avrebbe dovuto indicare misure di prevenzione, la popolazione avrebbe gia’ dovuto saperle. Delle istituzioni locali nessuno mi ha chiesto niente, solo la Stati (Daniela, all’epoca assessore regionale alla Protezione civile, ndr) voleva sapere se era possibile prevedere i terremoti”.
Interrogato dai cronisti sul perche’ abbia firmato il verbale del 31 marzo dopo il terremoto, Boschi ha risposto che “era la prima volta che mi capitava, ma quelle cose piu’ o meno le avevo dette e alla riunione c’ero stato. Il verbale comunque lo considero irrilevante proprio perche’ fatto dopo il sisma“.
Sul processo in corso, Boschi ha affermato: “penso e spero di essere assolto e che con questo processo si capisca una volta per tutte che l’Italia e’ ad altissimo rischio sismico, un rischio che viene da costruzioni pessime.
Dall’Abruzzo fino alla Sicilia orientale – ha ribadito – si possono avere eventi di magnitudo 7. Da questo processo spero si risolva questo problema”.