L’Aquila – Nell’ambito dell’attivita’ di controllo del territorio disposta dal Questore dell’Aquila, il 12.7.2011 la Squadra Volante della Questura dell’Aquila procedeva prima alla denuncia in stato di liberta’ e poi all’arresto di F. A., cittadino tunisino di 30 anni. Due Agenti della Squadra Volante che stavano recandosi in Questura per prendere servizio, notavano su Via Strinella un giovane di colore correre velocemente, inseguito da un automobilista che notando i due agenti, faceva capire loro che l’uomo gli aveva rubato qualcosa.
I poliziotti dopo un breve inseguimento a piedi bloccavano il ladro, che però alla loro vista si disfaceva della refurtiva, gettandola sotto un’autovettura parcheggiata.
La refurtiva, consistente in un lettore MP3 e una chiavetta USB prelevati dall’interno di un’autovettura in sosta con i finestrini lasciati aperti poiché il proprietario, titolare di un esercizio nella stessa via, stava scaricando dall’auto del materiale necessario per la sua attivita’,veniva restituita immediatamente al proprietario, che comunque sporgeva denuncia per l’accaduto.
Gli agenti accompagnavano il giovane in Questura, denunciandolo in stato di liberta’, data la particolare tenuita’ del furto ed in considerazione del fatto che l’autovettura del derubato non era stata forzata.
Nella circostanza, il Questore dell’Aquila dopo aver accertato che l’uomo in questa citta’ non risulta avere legami familiari, né risulta svolgere alcuna lecita attivita’ lavorativa, veniva munito di provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio a Bologna, dove risulta residente, vietandogli di ritornare a l’Aquila per 3 anni.
Più tardi, dopo che il giovane era stato rilasciato, gli stessi poliziotti, questa volta in servizio, percorrendo via Strinella, si imbattevano di nuovo nello stesso cittadino, che ancora una volta, stava correndo velocemente in direzione del terminal-bus Lorenzo Natali.
Gli Agenti, insospettiti, lo fermavano di nuovo ma prima di potergli chiedere come mai stesse correndo, sopraggiungeva una anziana donna che li informava che quell’uomo, pochi attimi prima, aveva tentato di impossessarsi della sua borsa, appoggiata sul sedile affianco, mentre lei era seduta in macchina in attesa dell’arrivo di suo marito.
La donna, che riusciva a trattenere la borsa, una volta in Questura, formalizzava la denuncia mentre l’uomo veniva tratto in arresto.
Il cittadino veniva messo a disposizione del P.M. che fissava per questa mattina l’udienza di convalida.