L’Aquila, in centro spuntano papaveri da oppio. La scoperta dopo segnalazione a un giornale online

C’è chi in questo periodo raccoglie fragole e ciliegie, e chi si avventura in coltivazioni alternative. Ma gli aquilani non sono ancora abituati a queste nuove piantagioni, da qui la segnalazione a ilCapoluogo.it e successivo sequestro della piantagione da parte della Guardia di Finanza.

Un importante segnale da parte della cittadinanza attiva. Perché con il contributo di tanti si può veramente migliorare e ricostruire L’Aquila, facendo venire a galla quelle distorsioni, favoritismi nascosti, o vere e proprie attivita’ criminali, che il più delle volte restano soltanto chiacchiere da bar. Continuate a segnalare, a chi volete, ma continuate.

Ecco l’articolo da ilCapoluogo.it
L’Aquila – Oltre 100 piante di papaveri da oppio con oltre 2000 capsule sono state sequestrate dalla Compagnia della Guardia di Finanza dell’Aquila guidata dal Comandate Alessandro Mezzacappa.

In via Savini, a due passi dai complessi scolastici di Colle Sapone, a pochi metri da varie attivita’ commerciali e locali notturni, lungo il costone che sorregge un parcheggio, separata solo da una rete metallica, una piantagione di oppio è cresciuta indisturbata superando la fioritura.

Il sequestro degli oppiacei è scattato in seguito ad una segnalazione giunta alla redazione de ilcapoluogo.it. Gli uomini del comando provinciale si sono immediatamente precipitati sul posto per verificare l’effettiva natura delle piante e, una volta accertato che si trattasse di stupefacenti, hanno proceduto con il sequestro facendo piazza pulita.
Dopo un accurato conteggio delle capsule, le piante sono state spostate nel magazzino reperti. Avvertito tempestivamente anche il magistrato di turno e redatto il verbale di sequestro contro ignoti accompagnato dalla notizia di reato di coltivazione sempre contro ignoti. Nelle prossime ore gli uomini della Guardia di Finanza cercheranno di individuare l’eventuale proprietario dell’area riscontrabile unicamente attraverso la visura catastale.

Non è il primo sequestro di questo genere, il 13 giugno del 2010 gli uomini della Guardia di Finanza avevano sequestrato numerose piante a Poggio Picenze.

di Sarah Porfirio