A giugno 2011 l’indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 105,8 da 106,5 di maggio.
La flessione è dovuta al peggioramento delle opinioni relative al quadro personale e a quello corrente con i relativi indicatori che scendono, rispettivamente, da 121,5 a 120,1 e da 117,3 a 116,0. Salgono, per contro, gli indici relativi al quadro economico (da 77,8 a 78,5) e al clima futuro (da 93,1 a 93,7).
Migliorano, in particolare, le previsioni sulla situazione economica del paese e le aspettative sull’evoluzione del mercato del lavoro, oltre ai giudizi sul bilancio finanziario della famiglia e alle attese a breve termine sulla situazione familiare.
Diventano, invece, più negative le valutazioni presenti e future sul risparmio e i giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli.
Le intenzioni di acquisto di beni durevoli segnano un netto recupero.
I giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo rimangono sostanzialmente stabili mentre le previsioni sull’evoluzione futura dell’inflazione registrano un calo rispetto al mese precedente.
La fiducia peggiora, anche se con diversa intensita’, in tutte le ripartizioni del Centro-nord, mentre migliora nel Mezzogiorno.
LA SITUAZIONE PERSONALE
A giugno i consumatori esprimono valutazioni discordanti circa la situazione economica della propria famiglia: il saldo dei giudizi scende lievemente (da -43 a -44), ma quello relativo alle attese registra un recupero (da -19 a -16); migliora anche il saldo dei giudizi sul bilancio finanziario della famiglia (da -2 a 1).
Circa il risparmio, peggiorano sia i giudizi sulla opportunita’ corrente (il saldo passa da 148 a 141), sia le previsioni sulle possibilita’ di risparmiare nei 12 mesi successivi (il saldo scende da -51 a -54).
Per quel che riguarda i beni durevoli, il saldo dei giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato peggiora da -59 a -66, mentre le intenzioni di acquisto per il breve termine segnano un netto recupero (il saldo passa da -95 a -66).
IL DETTAGLIO TERRITORIALE
Il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori ha riguardato,in particolare, le regioni del Centro e, in misura più moderata, le ripartizioni del Nord, mentre l’indicatore è aumentato nel Mezzogiorno.
Nord-ovest: l’indice di fiducia dei consumatori diminuisce da 107,9 a 107,0 soprattutto a causa delle flessioni nel clima personale e in quello corrente. In misura minore, peggiorano anche il clima economico generale e quello futuro.
Nord-est: l’indice di fiducia scende da 109,4 a 108,1. In un contesto di diffusa diminuzione, peggiora, in particolare, la fiducia relativa al clima futuro.
Centro: l’indice di fiducia passa da 107,3 a 105,4 come risultato di andamenti negativi di tutte le variabili componenti, particolarmente intensi per quanto riguarda il clima corrente e quello personale.
Mezzogiorno: l’indice aumenta da 104,9 a 106,6. Il miglioramento è diffuso a quasi tutte le componenti, con la sola eccezione della fiducia corrente, che rimane invariata.
LE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE
Nord-ovest: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia;
Nord-est: Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia;
Centro: Toscana, Marche, Umbria, Lazio;
Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.