L’Aquila – I principali indicatori confermano segnali di ripresa, piu’ decisa in alcuni settori debole in altri. Le grandi aziende e i settori tecnologicamente piu’ avanzati hanno mostrato una migliore capacita’ di recupero, quasi esclusivamente attraverso l’export. Resta incerto l’andamento dell’occupazione. Migliora il clima di fiducia degli imprenditori.
E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge dallo studio del Cresa Abruzzo riferito all’indagine congiunturale del primo trimestre 2011. L’indagine sulla congiuntura industriale manifatturiera relativa al primo trimestre 2011 e’ stata condotta su un campione di 395 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti in Abruzzo.
Nel periodo gennaio-marzo 2011 la produzione industriale ha registrato una crescita dell’8,4% su base annua (3,8% rispetto al IV trimestre del 2010). Anche il fatturato e’ aumentato in maniera significativa, in particolare quello estero. Il recupero degli ordini e’ consistente sul versante interno (5,9%) ma ancor piu’ su quello estero (13%). L’occupazione ha mostrato una modesta crescita congiunturale ma resta invariata rispetto al primo trimestre 2010.
Le migliori performance sono da attribuire alle imprese di maggiori dimensioni, con un riscontro positivo anche in termini occupazionali. Le previsioni degli imprenditori abruzzesi per i prossimi mesi sono positive (soprattutto nella chimico-farmaceutica, nella metalmeccanica e nei mezzi di trasporto). Le piccole imprese (10-49 addetti) mostrano nel trimestre in esame segni positivi, seppure di intensita’ inferiore alla media regionale.
La dinamica del fatturato e’ stata superiore a quella delle grandi imprese. L’occupazione continua a flettersi nelle piccole a fronte di una sostanziale stabilita’ nelle imprese di medie dimensioni. La produzione delle grandi imprese (oltre 250 addetti) – stando sempr allo studio del Cresa – continua a mantenere ritmi di crescita piuttosto sostenuti. Gli ordini sembrano aver ripreso uno slancio apprezzabile da parte sia della committenza estera che di quella interna.
L’occupazione ha fatto registrare una seppur debole dinamica positiva. Le aspettative degli imprenditori a sei mesi sono positive. Chieti appare oggi come la provincia abruzzese con le piu’ elevate potenzialita’ di ripresa: la produzione e’ cresciuta dell’11,4% su base annua e del 2,3% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso. Delle altre province, solo Teramo si e’ tenuta al di sopra della media regionale ma il processo di recupero post-crisi si mostra relativamente piu’ lento rispetto alla provincia chietina. Segnali sostanzialmente positivi arrivano anche da L’Aquila e Pescara, seppure con dinamiche meno toniche rispetto alle altre due province. (AGI)