New York, 8 giugno 2011. Lo scorso dicembre Facebook aveva lanciato tag suggestion, funzione che permette il riconoscimento facciale delle persone presenti su una determinata immagine, in America. Oggi lo ha fatto nel resto del mondo.
Ma con la nuova funzione, Facebook si avventura nuovamente sul terreno incerto della privacy.
Stando a un rapporto stilato dall’azienda di sicurezza informatica, Sophos, ripreso dal “New York Times”, il social network di Mark Zuckerberg avrebbe iniziato automaticamente a modificare le impostazioni personali degli utenti per attivare la funzione.
Tag suggestion, dopo aver individuato gli utenti Facebook presenti su un immagine, incoraggia gli amici a piazzare il “tag” -l’etichetta di riconoscimento. E l’azienda di Palo Alto non fornisce ai suoi utenti la possibilita’ di scegliere di non essere “taggati”.
Facebook si difende. “Abbiamo lanciato la nuova funzione per aiutare la gente a “taggare” i propri amici. I suggerimenti -ha affermato l’azienda in un comunicato – vengono proposti solo quando viene aggiunta una nuova foto al sito. Se qualcuno, per qualsiasi ragione, volesse disattivare la funzione, lo può fare dalla sezione impostazioni personali”. Ma il processo non è semplice.
In passato, il sito di social networking è stato criticato per la sua pratica di attivare le nuove funzioni senza chiedere l’autorizzazione agli utenti. Il fondatore e amministratore delegato, Zuckerberg, ha sempre difeso questa scelta sostenendo che l’ “esperienza Facebook” degli utenti sarebbe limitata senza le nuove funzioni. (TMNews)