La Corte costituzionale ha giudicato ammissibile il quesito referendario sul nucleare, cosi’ come riformulato dalla Cassazione il 30 maggio scorso. La nuova legge approvata dal parlamento consente il nucleare.
E’ quanto si evidenzia nelle motivazioni depositate dalla Corte costituzionale della sentenza numero 174 con la quale e’ stato ammesso il quesito sul nucleare per i referendum del 12 e 13 giugno.
“Le disposizioni di cui si propone l’abrogazione (commi 1 e 8 dell’articolo 5 della legge numero 75 del 26 maggio 2011) – si legge nel dispositivo – risultano, infatti, a seguito della riformulazione del quesito da parte dell’Ufficio centrale, unite da una medesima finalita’: quella di essere strumentali a consentire, sia pure all’esito di ulteriori evidenze scientifiche su profili relativi alla sicurezza nucleare e tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore, di adottare una strategia energetica nazionale che non escluda espressamente l’utilizzazione di energia nucleare, cio’ in contraddizione con l’intento perseguito dall’originaria richiesta referendaria, in particolare attraverso l’abrogazione dell’articolo 5 del decreto legislativo numero 31 del 2010″.