
Il compito dei tecnici della Protezione civile e’ propedeutico all’emanazione, da parte del Commissario, di eventuali provvedimenti finalizzati ad individuare definitivamente i Comuni intra cratere. “Lasciare alcuni territori ‘fuori’ non e’ stata, e non e’, una scelta politica – precisa il Commissario Chiodi – Voglio ricordare che i confini del cratere furono a suo tempo definiti proprio dalla Protezione civile nazionale, all’indomani del terremoto.
Furono le disposizioni emanate dall’allora Commissario straordinario per l’emergenza, Guido Bertolaso, a sancire, in base a risultanze tecniche sui danni arrecati, quali Comuni facevano parte del cratere e quali ne erano esclusi”.
“Tutti gli atti ed i provvedimenti da me adottati, da che ho assunto l’incarico di Commissario per la Ricostruzione – spiega meglio Chiodi – hanno dovuto giocoforza tener conto di questa precedente situazione. Sara’ mia premura – assicura infine il Commissario – attenermi a quanto stabilito dal Tar, demandare al Dipartimento di Protezione civile la fase di studio, analisi ed indicazione, ed adottare i conseguenti, eventuali, provvedimenti”.
(fonte: ASCA)