Il PD ha denunciato stamane un “gravissimo scandalo nazionale, relativo all’utilizzo distorto dei fondi previsti dal decreto, poi convertito in legge, sul terremoto, destinati ai comuni del cratere sismico per il potenziamento della rete ferroviaria”. In merito, il deputato Giovanni Lolli presentera’ un’interrogazione parlamentare per accertare se sia stato fatto “un abuso”, quando non “una vera illegalita’”; mentre il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha inviato una lettera al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, affinche’ siano bloccati tutti i progetti (solo in minima parte riguardanti il cratere) che si pensa poter realizzare impiegando quei fondi.
La vicenda.
Qualche giorno fa (il 10 maggio scorso, esattamente) Cialente ha chiesto a Letta informazioni sull’utilizzo di 100 milioni di euro che il Governo aveva destinato, due anni fa, ad opere “sulle reti viarie e ferroviarie funzionali alla ricostruzione post terremoto”. Giovedi’ scorso, in risposta, Letta, all’Aquila per la riunione del Tavolo degli Enti, ha consegnato a Cialente una nota con l’elenco di 4 progetti operativi, definiti “di concerto con le varie amministrazioni locali”.
Nel dettaglio: 1) Linea Sulmona-L’Aquila, interventi per la velocizzazione e realizzazione CTC della tratta Sulmona-Guidonia (50 milioni di euro); 2) Linea Sulmona-Terni, realizzazione di nuove fermate ed opere sostitutive per la soppressione dei passaggi a livello tra Sassa e San Demetrio, necessarie per il miglioramento della mobilita’ generale nella citta’ dell’Aquila, a seguito dell’evento sismico (25 milioni di euro, e per il PD l’unico intra cratere); Linea Sulmona-Roma, interventi infrastrutturali per la velocizzazione della tratta Pescara-Sulmona (5 milioni); Interventi di adeguamento sismico, ripristino e miglioramento strutturale e funzionale dei fabbricati, delle stazioni e delle opere d’arte nelle tratte ferroviarie Pescara-Sulmona e Sulmona-L’Aquila (20 milioni).
“Si continua a giocare sulla tragedia aquilana – ha denunciato Stefania Pezzopane, responsabile nazionale PD per la Ricostruzione, stamane in conferenza stampa – Non so se Letta ha letto quel documento prima di consegnarlo al Sindaco. E se si’, come ha potuto pensare che andasse bene’?”. La Pezzopane ha osservato, altresi’, come l’intervento sulla Sulmona-L’Aquila era gia’ “stato sbandierato da Chiodi e Matteoli come parte di un Accordo quadro di programma, antecedente alla conversione del decreto terremoto in legge”. “Il presidente della Regione mostra di non sapere quello che fa – ha tuonato ancora la Pezzopane – E’ se lo sa e’ quantomeno sconcertante”. Gli esponenti PD, oltre all’interrogazione parlamentare, hanno annunciato, a livello nazionale, ogni forma di azione per recuperare i 100 milioni che spettano al territorio terremotato, frutto di tante battaglie. Risorse che il Comune aveva ipotizzato di utilizzare per la realizzazione di una metropolitana di superficie in grado di consentire il collegamento ferroviario da Sassa, a Sulmona, a Pescara.
Proposta che aveva ottenuto anche il plauso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il carattere innovativo. Ha chiesto, inoltre, il PD di sapere chi ha sottoscritto gli atti (“il Comune non ha firmato nulla”) relativi ai quattro progetti. E’ stata la Mannetti’? O i consiglieri regionali di centrodestra Ricciuti, De Matteis e Giuliante’? Hanno interrogato. “E nel firmare non si sono vergognati’?” ha chiosato la Pezzopane. Per il PD quei 100 milioni assegnati ai Comuni del cratere sismico dalla legge 77 devono tornare alla destinazione originaria. “Serviranno – ha concluso Lolli – per fare una cosa essenziale per L’Aquila: decongestionare il traffico, divenuto il problema principe della comunita’”.
(fonte: ASCA)