[da abruzzo24ore.tv] È stato sottoscritto il protocollo d’intesa con il quale il Comune di Trieste dona 250mila euro per il restauro della chiesa di San Pietro da Coppito, una delle più danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009. I fondi verranno ora trasferiti alla Direzione regionale dei Beni Culturali, che dispone gia’ di altri finanziamenti destinati al recupero del monumento. L’atto e’ stato firmato nella sede comunale di Trieste dal primo cittadino del capoluogo friulano Roberto Di Piazza e dall’assessore comunale alla Ricostruzione dei Beni Culturali Vladimiro Placidi.
“Ringrazio il sindaco Di Piazza e il Comune di Trieste – ha dichiarato l’assessore Placidi – che, in un momento non facile per gli enti locali, hanno voluto stanziare una somma così importante in favore della ricostruzione di uno dei principali monumenti aquilani. La sottoscrizione del documento e’ avvenuta nell’ambito di una cerimonia, che si e’ tenuta nella suggestiva sala di rappresentanza della residenza municipale in piazza Unita’ d’Italia, a testimoniare la grande attenzione che l’amministrazione del capoluogo friulano ha voluto rivolgere alla citta’ dell’Aquila. Attraverso il protocollo – ha proseguito Placidi – e il conseguente trasferimento dei fondi alla Direzione regionale dei Beni culturali, abbiamo raggiunto un risultato significativo, poiché andremo a velocizzare i tempi e le procedure, rendendo attuativa l’intesa e di conseguenza spendibile la somma.
L’impegno del sindaco Di Piazza e del Comune di Trieste era stato formalizzato subito dopo il sisma, circa due anni fa. Affinché i fondi non andassero perduti abbiamo lavorato molto, negli ultimi mesi, per preparare un documento condiviso e per individuare il soggetto cui destinare le somme. In questo momento infatti – ha detto ancora l’assessore Placidi – le nostre azioni devono essere improntate a concretezza e rapidita’, soprattutto per quanto riguarda le donazioni, poiché la mancanza di tempestivita’ nella ricognizione delle risorse disponibili e nelle relative risposte amministrative può causare la perdita di tempo e di finanziamenti, e non possiamo permetterci né l’una né l’altra cosa.
A questo punto, come per tutte le altre donazioni, come ad esempio quella delle artiste “Amiche per l’Abruzzo” in favore della scuola De Amicis – ha concluso Placidi – procederemo, secondo tempi e modalita’ concordati, alla relativa rendicontazione e ad aggiornare costantemente i soggetti donatori sullo stato dell’arte rispetto a studi preliminari e progetti di recupero ”.