Ieri il Consiglio Regionale ha approvato tra le polemiche la cosiddetta “Legge dei sottotetti”, che prevede di poter destinare i sottotetti ad uso abitativo.
LE ACCUSE DELL’OPPOSIZIONE
“Per la prima volta in Abruzzo vengono sanati interventi edilizi non ancora esistenti”. E’ la denuncia del vice capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, Cesare D’Alessandro, che continua: “una leggina modificata in Aula, all’ultimo istante, da un emendamento del PdL, che consente il recupero dei sottotetti non piu’ soltanto ai privati cittadini proprietari di casa, ma anche a quei ‘palazzinari’ che continuano a speculare sul diritto dei cittadini alla casa”.
“Sul piano costituzionale – argomenta meglio il Consigliere IdV – la legge contiene dei vizi, perche’ oltretutto consente ai ‘palazzinari’ di avvantaggiarsi da qui a un futuro prossimo: potranno, infatti, ottenere la sanatoria per tutti i sottotetti esistenti al momento dell’entrata in vigore della legge. Presumendo che la legge entrera’ in vigore non prima di alcune settimane, se non mesi – osserva – i costruttori potranno ancora realizzare o completare i loro sottotetti gia’ sapendo che saranno condonati a fini residenziali”.
LA REPLICA DELLA MAGGIORANZA
Ha osservato Federica Chiavaroli: “la legge prevede parametri molto stringenti per poter recuperare i sottotetti, sia sotto il profilo del rispetto delle norme antisismiche, igieniche e sanitarie, che sotto quello del contenimento del consumo energetico”. I Consiglieri hanno sottolineato come le nuove disposizioni “non vadano a vantaggio delle lobby degli speculatori, ma di quelle famiglie che dispongono di spazi gia’ esistenti che possono essere recuperati a fini abitativi, sanando anche numerose situazioni di abusivismo, senza considerare – hanno concluso – che in questo modo si tutela il territorio, evitando inutili ‘consumi’ del suolo”.