Quanto costa l’emergenza terremoto? Ecco un po’ di numeri

1 mln per trasporti, 881.000 euro per “comunicazione”, 181.000 per “tecnica”, 6 mln al vicecommissario per i Beni culturali, 1,2mln al consorzio Reluis, 1,5mln al consorzio Cineas, 414.000 euro “prestazioni rese in favore della Sge”.
da www.primadanoi.it  – L’AQUILA. Cifre importantissime messe una dietro l’altra nelle decine di documenti che si trovano on line e che fanno parte di una operazione trasparenza a volte ancora troppo opaca.
A quasi due anni esatti dal terremoto continua l’emergenza terremoto. Dal 6 aprile 2009 la vita degli aquilani non e’ ancora tornata alla normalita’. Il report sulla situazione della popolazione post-sisma al 1° febbraio 2011 parla di 22.499 persone in soluzioni alloggiative a carico dello Stato. Tra queste 13.975 vivono nelle abitazioni del progetto C.a.s.e spalmate in 19 aree diverse del territorio aquilano, quasi 7 mila nei Map in 21 frazioni diverse e Comuni del cratere.
Ma ci sono anche persone che continuano a vivere negli alberghi: sono ben 1.454. La maggioranza si trova sparpagliata nella provincia de L’Aquila, ma ce ne sono anche a Teramo (241), Pescara (140), Chieti (24) e fuori regione (32).
Fino a quando tutte queste persone non riusciranno a tornare nelle proprie abitazioni la citta’ non potra’ ancora considerarsi ripartita. E ce ne vorra’ ancora molto di tempo se e’ vero che la ricostruzione pesante stenta a decollare. La causa principale resta (da quasi 24 mesi) lo smaltimento delle macerie. Proprio nelle prossime ore e’ attesa la firma di un decreto da parte del presidente Silvio Berlusconi per la nomina di un commissario che si occupi di questa emergenza nell’emergenza.
La Protezione Civile nazionale, che opera per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e l’ufficio del Commissario per la ricostruzione stanno definendo gli ultimi dettagli prima di sottoporre il documento alla firma del premier.
Tra i nomi che circolano per assumere la responsabilita’ di soggetto attuatore per le macerie ci sono quelli degli alti funzionari dei Vigili del Fuoco Basti e Romano. Il soggetto attuatore, secondo quanto si e’ appreso, avra’ delle deroghe per accelerare il processo di rimozione delle macerie di trattamento e smaltimento.
I tempi, come ci ha insegnato questa emergenza, sono sempre dilatati e questo produce due effetti negativi: il primo e’ che la situazione e’ paralizzata, la citta’ non riparte, gli Aquilani non tornano nelle loro abitazioni, alle loro vite normali. Il secondo effetto negativo e’ che questa emergenza non e’ fatta solo di attesa ma di somme ingenti di denaro che vengono spesi. E più si aspetta, più si spende.
I numeri del 2010 (dati febbraio- 16 novembre) parlano chiaro. In 10 mesi sono stati spesi 267.897.702,52 euro.
La cifra maggiore e’ andata al Comune de L’Aquila: 113.029.689,18 euro. Spesso il sindaco Cialente lamenta la mancanza di fondi ma almeno fino a novembre scorso e’ quello che ha incassato di più.
68 milioni di euro sono, invece, serviti per l’ospitalita’ alberghiera (ulteriori 663.633 euro risultano erogati il 13 gennaio scorso). Questo e’ uno dei costi che incide maggiormente sull’emergenza.
Altri 25.219.576,94 euro risultano sotto la voce ”attivita’ produttive” senza ulteriori specifiche, 19.375.834,31 euro ai Comuni del Cratere, 6.367.562,81 euro per le obbligazioni contrattuali Sge. Ovvero, si chiarisce in modo criptico e senza ulteriori dettagli: oltre 1 milione di euro per ”trasporti avvocato Mannetti”, 4,1 mln di euro per ”logistica”, 881.407 euro per la ”comunicazione dott Gizzi”, 181.650 euro ”tecnica Ing. Antenucci”, 22.026 euro ”amministrazione contabile dott. De Felice”.
La trasparenza propagandata e’ così: le cifre ci sono ma e’ difficile capire realmente per cosa siano state spese. Anche in questo caso conoscere voce per voce la destinazione dei fondi sarebbe interessante, capire il “trasporto” di cosa o di chi o a cosa siano serviti quasi un milione di euro per la “comunicazione”.
Tra le altre spese: 6 milioni di euro per il vice commissario delegato per la Tutela dei Beni Culturali (che poi avra’ smistato per progetti che però non vengono indicati), 5.948.826,27 euro alla Provincia di L’Aquila, 1.531.658,51 euro per i Comuni Com, 1.246.517,40 euro per i Comuni fuori dal Cratere, 1.154.360,19 per le spettanze co.co.co della struttura di gestione (da febbraio a ottobre 2010).
Ci sono poi 5.635.410,00 per i Vigili del fuoco, 4.023.544,79 per il ripristino ex aree di accoglienza, 1.823.489,77 per l’esercito, 3.769.279,95 per l’ex Asl numero 4 di L’Aquila, 2,5 milioni per l’Ato numero 1, 533.362,04 per le Forze di Polizia. Infine ci sono 54.247,96 euro che sono stati corrisposti all’architetto Fontana.
I PAGAMENTI DEL 2011
A gennaio 2011 sono partiti nuovi pagamenti per forniture di beni e servizi alle strutture commissariali. Il 12 gennaio sono stati erogati 827.233 euro (tra i quali 8.300 euro alla Manzoni, concessionaria di pubblicita’ de il Centro, 3.600 euro alla Publikompass, concessionaria di pubblicita’ de il Messaggero, 78.974 euro alla Sipro Abruzzo Srl di Avezzano per la vigilanza, 123.444 euro alla Vigilantes group srl di San Nicolò a Tordino in provincia di Teramo, 38.610 euro alla Gruppo 2A Srl di Milano che si occupa di tensostrutture, 329.478 euro alla Vincentive Srl Unipersonale di Capitignano che si occupa di prenotazioni alberghiere, organizzazione di convegni e traduzioni, 9 mila euro alla Stile libero societa’ cooperativa sociale Arl, 154.837 euro alla Cometa Srl, 53.230,7 euro alla Antonacci Snc di Antonacci Bruno, officina Iveco di Bazzano.
Il 14 gennaio altri pagamenti per un totale di 414.351 euro. Circa 5.500 euro alla Ideatravel di Sallese Paolo snc di Chieti che si occupa di noleggio di pullman e furgoni, 300 mila euro alla Selex sistemi integrati, altri 25.241euro alla Antonacci Snc e 82.683 alla Telecom Italia.
Il 14 gennaio 2011 sono stati pagati anche: 1.224.000 euro consorzio interuniversitario Reluis per generiche prestazioni, 1.576.000 al consorzio universitario Cineas per prestazioni generiche. 414.000 euro sono andate per «pagamento fatture prestazioni rese in favore della Sge».

[di Alessandra Lotti – da www.primadanoi.it – 11/02/2011]