Chiodi fa cambiare i dati: da 47.000 assistiti a soli 3.000

(di Alberto Orsini da AbruzzoWeb.it) Era stata la critica più feroce tra le tante ricevute dal commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, dopo aver proclamato per due giorni di fila che gli assistiti dell’Aquila sono solo 3.179: come fa a dirlo, si sono chiesti in molti, quando il rapporto settimanale della struttura per la gestione dell’emergenza (Sge), di cui Chiodi stesso e’ a capo, dice che il totale degli assistiti e’ 47.528, cioe’ oltre quarantamila in più? In effetti, l’idiosincrasia era piuttosto grossa.

I provvedimenti non si sono fatti attendere, e oggi nelle redazioni dei giornali e’ arrivata una nuova e più ottimistica versione del rapporto, rivista e rivisitata, in cui magicamente il conto delle persone assistite arriva alla quota di circa 3 mila, cara a Chiodi.

Com’e’ possibile? Semplice, e’ bastato giocare un po’ con le tabelle e un po’ con le parole. A cominciare dal titolo: “Report sulla popolazione assistita” e’ diventato un più generico “Report sulla situazione della popolazione post-sisma”, tanto per far capire che non tutti sono assistiti.

Nella vecchia versione del rapporto, in un’unica tabella si sommavano assieme contributi di autonoma sistemazione, persone in case antisismiche (C.a.s.e. e Map) e affitto, strutture ricettive e strutture di permanenza temporanea, arrivando alla famosa quota di circa 47 mila persone, tutte etichettate come “assistite” e che, unite alle 8 mila assistite nei comuni del “cratere” portavano proprio alla famosa quota di 55 mila assistiti, che ha mandato il commissario fuori dai gangheri.

Nel rapporto “2.0”, adattato alla nuova linea minimalista del presidente, le tabelle sono state rigidamente ripartite. Va anche notato che i dati di 55 comuni del “cratere” sono stati spacchettati e accostati, voce per voce, a quelli dell’Aquila. Ecco allora che le persone in soluzioni alloggiative fornite dallo Stato (C.a.s.e., Map e affitti) sono 23.200, i beneficiari dell’autonoma sistemazione sono 29.061 e, eccoci al punto, le persone assistite in strutture ricettive e strutture di permanenza temporanea sono 3.065.

Insomma, il termine “assistito” viene riservato a indicare solo chi si trova in albergo o in caserma. E da oggi, gli “assistiti” sono 3.065, punto e basta.

E che aveva detto Chiodi nella famosa conferenza stampa di palazzo Chigi? “All’Aquila non e’ vero che esistono 50 mila persone che sono assistite e senza tetto, come alcuni organi di stampa continuano a sostenere. Le persone effettivamente assistite e alloggiate perché prive di una stabile sistemazione abitativa sono 3.179, all’Aquila”. Accidenti, aveva ragione lui! Anzi, in una settimana sono diventati anche 114 in meno.

La finezza lessicale del nuovo report non ha però impressionato più di tanto l’agenzia Ansa che, proprio come faceva con i rapporti precedenti, ha fatto semplicemente la somma delle varie voci e nel titolo del suo lancio ha affermato: “TERREMOTO: 55.326 ASSISTITI IN COMUNI L’AQUILA E CRATERE”. Oh no!

C’e’ da scommettere che il commissario non avra’ fatto salti di gioia, ma il conto dell’Ansa, comune a quello che hanno fatto e continueranno a fare altre redazioni, tra cui di sicuro quella di AbruzzoWeb, e’ il segnale migliore di una realta’ che al di la’ dei giochi di parole e’ quella che e’: e’ vero che, come dice Chiodi, nel capoluogo le persone senza casa e senza alloggi provvisori sono solo 3 mila, e di queste solo 600 con la casa di proprieta’ classificata “E”, che restera’ inagibile a lungo.

È altrettanto vero, però, che di persone in difficolta’, le si chiami come si vuole, terremotati, sfollati, assistiti o alloggiati, ce ne sono in totale 55 mila, e fare finta che la gran parte di queste non esista non servira’ a risolvere i loro problemi.