(da ilCentro.it, di Enrico Nardecchia)
MONTEREALE. Sara’ stato per la processione di 14 chilometri di percorso. Oppure per le garbate proteste di parroci e fedeli alle prese con le feste religiose d’agosto. E con le messe all’aperto dell’Assunta. Fatto sta che le chiese agibili di Montereale possono riaprire. Contrordine. Un provvedimento del subcommissario prefettizio Roberta Di Silvestro annulla la chiusura totale dei luoghi sacri stabilita il 13 agosto, estende il divieto di apertura anche agli edifici pubblici, ma puntualizza che, chiese o palazzi pubblici che siano, l’interdizione vale solo per gli immobili inagibili.
ORDINANZA. Questo il testo dell’ordinanza: «Visto il provvedimento del 13 agosto 2010, con il quale e’ stata ordinata la chiusura di tutte le chiese presenti sul territorio comunale di Montereale; ritenuto di dover estendere tale disposizione a tutti gli edifici pubblici, salvo quelli per i quali sia stata emessa la certificazione di agibilita’, anche parziale, dai competenti organi tecnici; ordina la chiusura degli edifici pubblici e delle chiese presenti sul territorio comunale di Montereale, fatta eccezione per le strutture dichiarate agibili, anche parzialmente, dai competenti organi tecnici. Il presente provvedimento sostituisce il precedente».
REAZIONI. «Abbiamo ricevuto le carte da poche ore», spiega don Serafino Lo Iacono, parroco di Montereale. «I fedeli sono soddisfatti. Preoccupazioni? Non più di quelle di prima. Siamo abituati alle scosse. Le chiese agibili riaprono immediatamente». Don Jhon Jairo Sepulveda Calle, parroco di San Giovanni Paganica: «Finalmente e’ arrivata la nuova ordinanza, che più che revocare quella precedente estende la disposizione a tutti gli edifici pubblici del Comune, fatta eccezione per le strutture agibili. Noi parroci della forania monterealese riteniamo sia stata la cosa più giusta perché, se si tratta di salvaguardare l’incolumita’ pubblica, ci sono altri edifici oltre a quelli ecclesiastici. Così torniamo di nuovo a celebrare le messe per le festivita’ del periodo estivo, stando sempre attenti all’incolumita’ dei nostri parrocchiani».