Lettera aperta de “L’Uovo” al Sindaco dell’Aquila
Gentile Sindaco, sorprende la modalita’ di rendere nota, omettendo di metterne a parte l’eventuale soggetto interessato, la deliberazione di giunta con la quale il Comune dell’Aquila avrebbe concesso una sede provvisoria a L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione, veicolandola con un comunicato stampa – si ha motivo di pensare – di ampia diffusione e studiata enfasi.
Probabilmente con il comunicato la Municipalita’ non intendeva proprio raggiungere il predetto eventuale soggetto interessato quanto, piuttosto, ha voluto propalare un rassicurante messaggio di, autoreferenziata, attenzione… trasparenza… efficienza a beneficio della cittadinanza. La scettica riflessione nasce spontanea se si richiamano presupposti, stato e implicazioni della querelle che da tempo mina la rispettosa attenzione de L’Uovo nei confronti della Municipalita’ e che data prima del terremoto, trascolorando in una ragionata perplessita’ su taluni tentennamenti, decisioni e azioni non sempre trasparenti.
Dal comunicato diramato si evince che l’area generosamente destinata dalla Giunta Comunale ad ospitare in via temporanea le attivita’ de L’Uovo a L’Aquila si trova nel parco del Forte Spagnolo, che parrebbe però ricadere nella competenza della Sovrintendenza per i Beni e le Attivita’ Culturali, vale a dire lo Stato, e nulla si desume in merito a tempi, modalita’, costi e funzionalita’ di una effettiva installazione del teatro tenda cola’.
E’ il caso, perciò, di dissodare il retroterra dell’operazione di marketing che la Municipalita’ ha posto in essere nell’occasione, se non altro per chiarire e fors’anche per rendere giustizia ai tanti (contribuenti) che hanno testimoniato a L’Uovo la loro soddisfazione per il magnanime dono.
Premesso che L’Uovo non e’ stato reso partecipe della scelta né in via confidenziale, né per consultazione o verifica della fattibilita’ progettuale, che avrebbe dovuto basarsi quanto meno su un sopralluogo da parte dei tecnici della ditta che dovrebbe curare la posa in opera, né e’ stato informato della volonta’ o della decisione di giunta, acquisendone notizia solo attraverso la stampa, non si può non rimarcare che sono stati necessari sette mesi per una deliberazione in merito; atto che, a dire il vero, era stato preceduto da un altro nel quale si destinava un’area a Piazza d’Armi per la installazione del teatro tenda, ipotesi poi disattesa in funzione della realizzazione in loco di una struttura stabile di destinazione non ben definita… ma, guarda caso, anche L’Uovo, con la mente protesa al di la’ della provvisorieta’, aveva presentato da tempo un originale progetto per il nuovo San Filippo, senza riscuotere credito alcuno presso la Municipalita’, che in tal modo non ha dato l’impressione di brillare per linearita’ e trasparenza.
Tornando alla notizia c’e’ da rilevare che essa, se e’ piaciuta a molti cittadini ai quali stanno a cuore le sorti de L’Uovo, non ha mancato di destare allarme, sospetti e risentimento nelle istituzioni temporaneamente allocate nei container che occupano in parte quell’area dei giardini del forte nella quale, per l’appunto, dovrebbe essere montato il teatro tenda. Collocazione fortemente discutibile in relazione ai tempi e ai modi nonché alla sussistenza dei requisiti indispensabili quanto a capienza, utenze, protezione, funzionalita’ e, in definitiva, al vantaggio di un impegno economico per la provvisorieta’ di una sistemazione che maturerebbe ragionevolmente nell’autunno avanzato.
Impegno economico che sembrerebbe tutto a carico de L’Uovo acciocché assicuri alla citta’ un servizio di pubblico interesse… cosa che L’Uovo aveva gia’ fatto con la gestione onerosa del San Filippo, unico teatro della citta’ con utilizzazione regolata da una convenzione… cosa che L’Uovo ha fatto anche dopo il terremoto dotandosi in proprio di uffici per i quali corrisponde un regolare canone di locazione a privati… cosa che L’Uovo continua a fare proseguendo nella sua lunga tradizione di intraprendenza aziendale, correttezza e trasparenza amministrativa con chiusura di bilanci a pareggio e senza indebitamenti; dopo il terremoto L’Uovo ha svolto in continuita’, senza interruzione alcuna, attivita’ di ampia rilevanza artistica ed organizzativa su tutto il territorio nazionale impiegando nell’arco di quindici mesi 46 unita’ lavorative, coprendo 4.741 giornate lavorative, producendo 10 spettacoli con 213 rappresentazioni e circa 25.000 presenze nei teatri di 14 regioni, ospitando in Abruzzo 24 spettacoli con 54 rappresentazioni per 8.227 spettatori, evitando al massimo di ricorrere alla cassa integrazione e tralasciando lamentazioni e rivendicazioni economiche per sopravvivenza o ripiano di esposizioni debitorie, come altri non hanno fatto.
L’Uovo ha richiamato l’attenzione della Municipalita’ sulla necessita’ di un coordinamento fra le istituzioni e le risorse culturali della citta’ per fronteggiare la crisi seguita al sisma e le incognite di un futuro prossimo che e’ gia’ oggi, come la provvisorieta’ che ormai e’ gia’ ieri. L’Uovo ha chiesto e chiede linearita’ e trasparenza per il rinnovamento della cultura in funzione delle aspettative e delle esigenze della comunita’ cittadina e non gia’ degli interessi della politica e delle consorterie, cosa che non e’ sembrata risaltare nelle dinamiche della Municipalita’ nell’affrontare e risolvere in particolare le problematiche relative alla sopravvenuta drammatica mancanza di spazi culturali in citta’ e alla relativa gestibilita’ in termini produttivi.
Il Presidente
Ing. Ezio Rainaldi