Domenica 18 luglio 2010 alle ore 18.00, a Pescara presso il Museo Delle Genti d’Abruzzo nell’ambito della XV Rassegna Editoria Abruzzese sara’ presentato il libro: La citta’ che voleva volare di Patrizia Tocci.
Una forte vena intimistica, un continuo pensoso ripiegarsi entro di sé, uno scrutarsi attento sono le linee guida della scrittura della Tocci in questo suo ultimo volume di poe’mes en prose (una prosa scarna e limpida). Lo animano ancora la tormentosa coscienza dello scorrere e svanire di tutto, dell’irrimediabile trasformarsi di costruzioni e paesaggi, e la sfiducia nel mondo storico costruito dagli uomini.
Unico rifugio, unica consolazione o correttivo a un bilancio così amaro si offrono i sogni e la poesia che li esprime, ovvero lo scrivere. Allo scrivere sono dedicate appunto alcune prose. Si può scrivere la sera quando tutto si sospende per un attimo, quando il silenzio permette di ascoltarsi, di strappare parole all’incuria e alla fretta dei giorni.
Patrizia Tocci e’ nata nel 1959 a Verrecchie (AQ).
Laureata in Filosofia all’Universita’ La Sapienza di Roma, insegna materie letterarie negli istituti secondari superiori.
Studiosa di Eugenio Montale e più in generale del Novecento, i suoi articoli e saggi sono stati pubblicati su numerosi periodici e riviste specializzate. È vicepresidente della Associazione Dante Alighieri (sezione di L’Aquila), e presidente dell’Associazione Internazionale di Cultura “Laudomia Bonanni” (sezione “L’Imputata”, L’Aquila).
Ha esordito con una densa raccolta di prose e poesie, Un paese ci vuole (Japadre, L’Aquila 1990), poi ha pubblicato una silloge poetica, Pietra serena (Tabula fati, Chieti 2000). Ha ottenuto consensi in numerosi concorsi letterari.