Vigili del Fuoco: le lettere di denuncia sulla situazione a L’Aquila

Alla deriva senza pianificazione e senza funzioni. Solo come presenza di uno Stato che ha dimenticato l’Abruzzo.

Lettera del 30 giugno 2010,dell’USB Vigili del Fuoco
Pref. Francesco Paolo Tronca
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
E.p.c.
Ministro dell’Interno
On. Roberto Maroni

Oggetto: L’AQUILA
Egr. Capo Dipartimento,
giorni addietro, abbiamo avuto modo di scrivere a codesti uffici in merito al prolungamento della missione del personale Vigili del Fuoco presso la citta’ dell’Aquila, senza che ci sia stata una risposta preventiva ne tanto meno successiva.
Oggi alla luce delle mancate risposte e delle inesistenti relazioni sindacali, rileviamo che il personale e’ trattenuto due giorni in più senza alcun motivo, e in totale assenza di direttive ben precise e’ fatto oggetto di prevaricazioni e cattive considerazioni da parte delle ditte di trasloco e della popolazione, che presso i nostri UCL continua a fare la fila per essere accompagnata dentro la zona “rossa “ per il recupero dei propri beni, senza trovare un riscontro positivo.
Questo accade prima di tutto per una mancata programmazione e pianificazione delle nostre attivita’; secondo, come da mesi denunciamo, perché non si riesce a capire la nostra funzioni in quei luoghi a distanza di oltre un anno dalla fine delle attivita’ primarie del soccorso tecnico urgente alla popolazione.
Oggi il personale, ma tutta la macchina organizzativa del Corpo nazionale non riesce a capire come andare avanti e si trova in mezzo alla citta’ ad assorbire le lamentele della popolazione: 220 unita’ di appoggio al comando provinciale che aspettano “decisioni dall’alto” .
Decisioni che dovrebbero essere determinate da una delibera del governatore della regione Abruzzo Chiodi per il mantenimento del nostro dispositivo in quelle zone solo come dimostrazione di una presenza dello Stato e parare così le inefficienze di questo governo.
Al contrario, noi ribadiamo che la presenza dei Vigili del Fuoco può essere funzionale alle esigenze della popolazione solo se le attivita’ del Corpo nazionale siano studiate ed esaminate con accuratezza per evitare personalismi; mentre, invece, dobbiamo riscontrare che a L’Aquila ancora oggi manchi il dirigente provinciale.
Noi crediamo che non sia questo l’approccio che questo Dipartimento debba portare avanti con le organizzazioni sindacali in merito alle dovute informazioni, ma soprattutto non si può continuare a mantenere un contingente di personale nelle zone terremotate senza le dovute direttive.
In attesa, come al solito, di nessuna risposta, distinti saluti.

Lettera del 26 giugno 2010, dell’USB Vigili del Fuoco
Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Ing. Alfio Pini
Ufficio Garanzia Diritti Sindacali
Dott. Iolanda Rolli

Oggetto: missione a L’Aquila
Egr. Capo del Corpo,
in occasione dell’incontro di presentazione del suo insediamento presso questo Dipartimento con l’attuale incarico Ella, debitamente sollecitato dalle organizzazioni presenti si era impegnato ad informarci dell’attuale compito istituzionale che il Corpo sta svolgendo in Abruzzo – L’Aquila;

la sua funzione in quel contesto a distanza di oltre un anno dal sisma, per quanto ancora dovremo permanere, quali contingenti mantenere o quali specializzazioni e soprattutto il riscontro economico che tarda sempre di più.
Ad oggi a distanza di mesi non abbiamo avuto più nessun riscontro, anzi le poche note informative di missione o altro che riguardavano l’oggetto che ricevevamo hanno cessato di arrivare.
Oggi il personale in missione a L’Aquila ha segnalato alla scrivente che questa Amministrazione in modo arbitrario ha nuovamente posticipato il rientro del personale di altri due giorni.
Questo e’ l’ennesimo esempio del modello di relazioni che Lei vuole impostare.
Alla luce di quanto sopra Le chiediamo di conoscere i motivi di queste variazioni estemporanee di missioni e soprattutto le dovute informazioni su tutta la gestione generale in quel contesto.
Distinti saluti.