E che c’entra Bertolaso con la RICOSTRUZIONE della citta’?
Oggi a L’Aquila ci sono vari direttori di giornali, quelli che hanno risposto all’appello del Sindaco a visitare la citta’, per constatare quanto fatto e l’attuale Ricostruzione. Non sappiamo se visiteranno soltanto il Centro Storico, dove oggi e’ inutile parlare di Ricostruzione, o anche le periferie della citta’.
Se ancora in tempo utile, proporrei al Sindaco di fare un giro notturno per la citta’ e nelle immediate periferie, e anche nei comuni limitrofi più colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. Proporrei ai direttori di riposare all’Hotel Centrale, da poco riaperto, per ascoltare e gioire dei rumori notturni del Centro Storico.
E’ questa la citta’ dell’Aquila. Dov’era, e che vorremmo meglio di com’era. E’ questa che gli aquilani dovrebbero ricostruire. In sicurezza, più forte e bella di prima. Più accogliente e disponibile, se ci riusciremo.
O sono quei 19 agglomerati sparsi, quelle new town di C.A.S.E., quell’insieme di MAP, di caserme, di alberghi, di persone fuori provincia ?
Quale e’ l’idea di citta’ dell’Aquila di Bertolaso? E quale e’ quella degli aquilani, per il futuro?
Bertolaso potra’ dire molte cose su quanto fatto nella gestione dell’emergenza, anche quelle che non vuol dire.
Ma sulla Ricostruzione si metta da parte e faccia parlare gli aquilani. A L’Aquila siamo ancora in emergenza, ma adesso stiamo lottando per la Ricostruzione, per il futuro della citta’ e dei cittadini. O Bertolaso vuole avere un ruolo anche su questo?
Segue La lettera di Bertolaso, da RaiNews24
Invito a L’Aquila. Lo formula il capo della Protezione civile Guido Bertolaso a tutti i direttori dei giornali italiani, per verificare che la citta’ non e’ stata abbandonata. Il Sole 24 Ore pubblica oggi uno stralcio della lettera di Bertolaso in cui si legge che chi visitera’ la citta’ non limitandosi al giro del centro storico, “rimarra’ stupito nel constatare la quantita’ e la qualita’ delle opere realizzate in favore della popolazione abruzzese”.
Il capo della Protezione civile ricorda anche che gia’ in passato si era espresso sui tempi della ricostruzione che si aggiravano sui 10 anni, “a condizione che si continuasse con lo stesso impegno e la stessa determinazione” e confessa di essere “amareggiato” per le “opposte prese di posizione”.
“Da parte dei rappresentanti della comunita’ locale mi e’ sempre stato ribadito che la ricostruzione cosiddetta ‘pesante’ – prosegue la lettera – fosse compito loro. Mi limito a constatare che gli stessi rappresentanti delle istituzioni locali, oggi si scagliano con forza contro una sorta di immobilismo e di abbandono”.
Chiosa della lettera con le parole del maestro Muti, dette in occasione di una sua visita a L’Aquila: “Chi suona stona, chi non suona critica”, ed e’ “molto più facile”, conclude Bertolaso.