Per le Tasse, la Zona Franca, i Finanziamenti, le Procedure adeguate alla Ricostruzione.
Riteniamo giusto manifestare. Riteniamo ci siano motivi validi per dire che andando avanti così questa citta’ rischia di non avere un futuro. E con essa e’ a rischio tutto un territorio. La politica c’entra poco. Coloro che per motivi politici pensano di essere o non essere presenti, e’ bene riflettano ancora un pò.
Domani 16 giugno sara’ un importante, se non unico test, per dimostrare agli aquilani ed all’Italia intera che a L’Aquila c’e’ un collettivo, una popolazione unita per un obiettivo comune: la Rinascita di una citta’ e di un territorio fortemente colpito dal sisma del 6 aprile 2009.
Alle ore 16.00 l’appuntamento e’ alla Villa Comunale. Percorso del corteo: Corso Federico II, Corso Vittorio Emanuele, Piazza della Fontana luminosa (dove si uniranno al corteo mezzi agricoli), Viale Gran Sasso, Viale della Croce Rossa, Viale Corrado IV, Strada Statale 17, Piazzale Italtel.
L’assemblea cittadina invita a non esporre bandiere. Saranno presenti solo bandiere nero-verdi, simbolo della citta’.
Molti comuni limitrofi hanno gia’ confermato la loro presenza ufficiale. Il comune dell’Aquila, la Provincia, l’Universita’, Organizzazioni, Sindacati, associazioni varie hanno dato il loro appoggio convinto a questa manifestazione (in fondo all’articolo una lista aggiornata a ieri sera). Le premesse ci sono tutte per vedere, finalmente, una popolazione UNITA.
Il motivo iniziale della manifestazione e’ il pagamento delle tasse. Importante, ma troppo riduttivo dire che sia l’unico.
Se il governo accetta una perdita di 35-40 miliardi di euro, accettando che “evasori” miliardari paghino soltanto il 5% delle tasse dovute (leggasi scudo fiscale), può o no accettare che una popolazione terremotata paghi il 40% delle tasse dovute, e sempre pagate?
Abbiamo sempre affermato che come aquilani vogliamo gli stessi diritti di altri terremotati a noi vicini, anche temporalmente. In Umbria/Marche e Molise hanno iniziato nel 2009 a ripagare le tasse sospese, dopo circa 12 anni e 7 anni rispettivamente. E pagheranno il 40%, in 120 rate mensili (10 anni).
A L’Aquila, dove il sisma e’ stato più devastante, come intensita’, perdite di vite umane, danni materiali, disgregazione sociale della popolazione, e’ richiesto di pagare dal prossimo mese le tasse correnti, e iniziare a ripagare le tasse sospese. Entro l’anno in corso dovremo ripagare i 6 mesi di sospensione del 2010. In 60 rate (5 anni), andranno pagati i restanti mesi di sospensione del 2009. Sconti? Nessuno, 100% (CENTO PER CENTO) del dovuto.
Non e’ così che si concretizzano i miracoli. Se in terremoti meno distruttivi si sono prese certe decisioni,ci saranno stati motivi economici tali da adeguare la fiscalita’ all’emergenza creatasi. Perché a L’Aquila non dovrebbe essere così? Ci può essere qualche distinguo, qualche modifica, ma nella sostanza dobbiamo esigere gli stessi diritti per avere le stesse possibilita’ di rinascita.
Ma le tasse non sono l’unico motivo, o almeno non lo sono per tutti.
La Zona Franca Urbana: prima delle elezioni provinciali, e gia’ eravamo ad un anno dal sisma, era data per certa entro il 15 aprile 2010 dal Presidente della Regione Gianni Chiodi . Chi l’ha vista? Altri 2 mesi sono trascorsi, ed ora nella finanziaria si va verso lo snaturamento anche di quest’altro tassello, con soltanto un iter facilitato dal punto di vista procedurale per chi vuole aprire una nuova attivita’.
I finanziamenti per la Ricostruzione: anche su questo punto abbiamo sempre denunciato che erano pochi e troppo dilatati nel tempo. Si e’ speso moltissimo per le 19 new town (le C.A.S.E.) e per l’assistenza alberghiera. Ma le vere case, quelle in cui dovremmo tornare, per la maggior parte sono lì ad attendere il loro destino. Sono quelle da riparare o da ricostruire, e meglio di prima. Le CASE e i MAP sono e devono restare degli alloggi temporanei. Averli costruiti non vuol dire accettare che non ci siano i fondi per la Ricostruzione vera. A breve il Comune dovra’ anche iniziare a pagare i contributi diretti della Ricostruzione leggera. Senza queste certezze, quali ditte, quali professionisti prenderanno degli incarichi ed inizieranno i lavori non sapendo se e quando saranno pagati? Servono finanziamenti certi, anche introducendo una tassa di scopo se necessario, o rinviando progetti faraonici e di dubbia utilita’ come il Ponte sullo stretto.
I finanziamenti per l’attuale emergenza: i comuni continuano ad affermare che non hanno disponibilita’ di cassa. Questo si traduce in mancati pagamenti dell’autonoma sistemazione (a L’Aquila fermi a Febbraio 2010), rimborsi non eseguiti per spese di trasloco, o i mobili andati distrutti a causa del sisma. A ciò si aggiungano le spese di ordinaria amministrazione per i servizi ai cittadini, ed i costi per i servizi per le CASE e MAP, affinché non siano dei dormitori per anni. E non dimenticando le macerie, altra facile promessa elettorale non mantenuta, e sempre lì in attesa che si portino via.
Procedure per la Ricostruzione: sono evidenti a tutti. Un insieme di norme, lacci e lacciuoli che a poco servono, in termini di controllo sulle spese, e che il più delle volte tendono soltanto a rallentare la Ricostruzione. Devono essere semplificate, consentendo i necessari controlli ma evitando che siano un blocco burocratico alla fase di Ricostruzione.
Sono questi alcuni dei motivi per i quali, il 16 giugno, L’Aquila, UNITA, dovrebbe manifestare. Fatti concreti, da cui dipendono la Ricostruzione delle abitazioni e del tessuto sociale, l’Economia, il Futuro del nostro territorio.
LE ADESIONI UFFICIALI (in aggiornamento) ALLA MANIFESTAZIONE CITTADINA
Assemblea cittadina permanente di Piazza Duomo
COMITATI CITTADINI
Comitato familiari vittime casa dello studente, Comitato 3e32, L’Aquila Citta’ Futura, Animammersa, Cittadini per i cittadini, Rete AQ, Collettivo 99, Epicentro Solidale, Eva Pescomaggiore, Un manifesto per L’Aquila, Tempera Onlus, Salviamo Paganica,
COMITATI DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA
Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona
UNIVERSITA’ dell’Aquila
ARCIDIOCESI dell’Aquila
COMUNI
L’Aquila, Barisciano, Bussi sul Tirino (PE), Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collarmele, Cugnoli (PE), Fossa, Lucoli, Montereale, Pizzoli, Popoli (PE), Prata D’Ansidonia, Rocca di Mezzo, San Demetrio, San Pio delle Camere, Tornimparte, Torre de i passeri (PE), Villa Sant’Angelo
PROVINCIA DELL’AQUILA
SINDACATI ed ORGANIZZAZIONI
Unione degli Universitari, CGIL, CISL, UIL, UGL, CIDEL, Sindacato Polizia COISP, COBAS AMA, COBAS SCUOLA, COBAS REGIONALE FUNZIONE PUBBLICA E TRASPORTI, Lavoratori AMA, Unione giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, Comitato inquilini MIA CASA, ATER (ha spostato il rientro pomeridiano iimpiegati per consentire la partecipazione, compresa quella del Presidente)
ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA
CIA, Ordine dei commercialisti, Edicolanti Aquilani, Cooperfidi
PARTITI, ORGANIZZAZIONI, ASSOCIAZIONI
Movimento Terra, La Ciudad, Federazione della sinistra, P.R.C., P.D., P.D.C.I., Sinistra Ecologia e Liberta’, Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia dell’Aquila (CSVAQ)
IMPRENDITORI, Realta’ economiche
AbruzzoAmbiente, Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila (partecipano Direttore e vice direttore generale, direttori di tutte le agenzie del terriotorio), Consorzio Lacom, DG Promotion, Enobar, Fabiani & co. Stampatori, Finges Credit s.r.l., Fratelli Nurzia, Mister Wolf s.r.l., NRG SYS, One Group s.r.l., Professional Service, Studio Luigi Fabiani, Tontoranelli, Zaffiri Spartaco eredi.