di Michela Corridore, da ilCentro.it
Il paese di Fossa si vede in lontananza. Lì di vita, ormai, ce n’e’ poca. Ma il nuovo villaggio, quello fatto di Map (moduli abitativi provvisori) e di poco altro, pullula di gente. E proprio tra quelle casette, dove giocano i bambini e i panni stesi si muovono al vento, nascera’ presto anche una piazza, grazie alla solidarieta’ del Friuli.
Il progetto di realizzazione della piazza e’ nato da un consorzio di Comuni friulani colpiti dal terremoto del 6 maggio 1976 con le sue mille vittime: e’ capofila Gemona (che all’epoca contò oltre 400 morti) seguita a ruota da Osoppo, Montenars, Artegna, Trasaghis e Bordano. Ieri i rappresentanti di queste realta’, lontane geograficamente, ma molto vicine nel dolore, erano tra la gente di Fossa, affianco al sindaco Luigi Calvisi, a porre la prima pietra di quella che sara’ la piazza del villaggio.
Insieme alla Comunita’ montana del Friuli, alla parrocchia di Gemona e ad alcuni privati, gli amministratori friulani hanno raccolto 117mila euro da donare alla piccola comunita’ aquilana. La piazza sara’ inaugurata a novembre, ma si iniziera’ a lavorare alla sua realizzazione fin dai prossimi mesi. «La nostra iniziativa parte da un errore, uno di quelli che abbiamo fatto a seguito del terremoto», spiega il sindaco di Gemona, Paolo Urbani. «Il nostro errore e’ stato quello di non pensare all’importanza di garantire il mantenimento del tessuto sociale.
Vi invito a non fare come noi: continuate a coltivare le tradizioni che avevate prima del terremoto, continuate a vedervi, non disgregate le comunita’». E la piazza di Fossa servira’ proprio a questo. «A 34 anni dal terremoto, appalteremo a fine anno gli ultimi due lotti del castello di Gemona, un simbolo della citta’», continua Urbani, «per terminarlo ci vorranno quattro anni. Per questo vi dico di non farvi illusioni: per rientrare in centro ci vorranno dieci o forse 15 anni, ma non dovete scoraggiarvi.
Noi ce l’abbiamo fatta e anche voi ce la farete. La tragedia può trasformarsi in occasione di sviluppo». Grande soddisfazione e’ stata espressa dal sindaco Calvisi, che ha sottolineato: «Far nascere una piazza nel nuovo villaggio non vuol dire dimenticare il centro di Fossa: lì i lavori sono gia’ partiti e abbiamo reperito 11 milioni; vuol dire restituire ai cittadini una normalita’ anche negli anni che dovranno purtroppo passare lontano dal centro».