Articolo da L’unita’ del 30 maggio 2010, di Bianca Di Giovanni
Parentopoli non si ferma. Nonostante i tagli, i sacrifici, le espulsioni di schiere di precari nella Pubblica Amministrazione, la Protezione Civile assume. È di due giorni fa la nota interna del dipartimento che da’ attuazione alle assunzioni in deroga decise dall’ormai famigerato decreto sulla SPA, sventata solo all’ultimo minuto. Il testo era un mini-omnibus, in cui si trattava di rifiuti in Campania, Abruzzo e quant’altro, ma che conteneva l’ultimo mattone per la costruzione dell’impero Bertolaso: appunto la Societa’ per azioni. Quella e’ scomparsa, ma le assunzioni in deroga di 14 dirigenti, 147 impiegati e 18 tecnici, sono rimaste.
Con la «modica» spesa di “8 milioni di euro, in gran parte coperti con i fondi destinati alla ricostruzione d’Abruzzo”. Oggi, prima che la manovra «anti-Stato» vada in discussione in Parlamento, in tutta fretta si da’ attuazione a quelle assunzioni. Le domande vanno presentate entro il 15 giugno: tempi strettissimi per evitare che un blitz parlamentare ostacoli la corsa degli «eletti», cioe’ chi ha potuto accedere ai requisiti richiesti anche grazie alla rete di conoscenze e amicizie che circonda la struttura.
Così il regno autonomo della Protezione Civile (che Giulio Tremonti voleva sottomettere al controllo dell’Economia) si e’ salvato in consiglio dei ministri, sfilata dal testo della manovra dai giochi di governo. Ora e’ il turno degli «uomini di Bertolaso», che si salvano prima che l’ultimo ciclone si abbatta sulle amministrazioni. «Sia chiaro, la Cgil e’ favorevole alle stabilizzazioni – dichiarano esponenti sindacali della Funzione pubblica – ma questo deve valere per tutto il personale del Pubblico Impiego. È impensabile che si mandino a casa 20mila precari storici della scuola, e alla protezione Civile si facciano infornate. Vanno sospesi poi gli incarichi dirigenziali, perché anticostituzionali».
Silvio Berlusconi va raccontando che «lo Stato deve dimagrire». Evidentemente c’e’ Stato e Stato. A casa i precari degli enti in via di soppressione, a casa i supplenti, niente scatti per gli insegnanti, niente rinnovi per tutti gli statali. Solo i collaboratori di Bertolaso ottengono una corsia libera da qualsiasi intoppo. Certo, tra i 14 dirigenti ce ne sono anche alcuni – almeno due o tre – che gli addetti ai lavori giudicano meritevoli di riconoscimenti. Ma tutti gli altri? La circolare che da’ attuazione al decreto del dicembre scorso (convertito nella legge 26 di febbraio) e’ stata emanata venerdì. Al primo punto dispone la stabilizzazione di 147 unita’ di personale «che saranno collocate» in diverse categorie (A o B), a seconda del titolo di studio posseduto alla data del 30 dicembre 2009.
«È ammesso a partecipare – si legge nella circolare – il personale titolare del contratto a tempo determinato con il Dipartimento alla data del 30 dicembre 2009». Successive istruzioni sono fornite, poi, per l’inquadramento dei tecnici, in gran parte (11 su 18) membri del corpo forestale dello Stato in servizio presso il Dipartimento. Anche loro dovranno presentare domanda entro il 15 giugno. Solo al terzo punto arrivano i dirigenti. «È ammesso a partecipare alla procedura – si legge ancora nella circolare – il personale di ruolo delle pubbliche amministrazioni che abbia compiuto cinque anni di esperienza lavorativa in posizioni funzionali per l’accesso alle quali e’ richiesto il diploma di laurea». Anche per loro i tempi sono stretti. Assieme alla circolare, che indica anche le materie su cui vertera’ la prova d’esame e il sistema di punteggi, il Dipartimento ha prodotto il formulario prestampabile per inoltrare la domanda di partecipazione al concorso.