Insorge il governo italiano, per il film Draquila di Sabina Guzzanti, il docufilm – efficace nello stile, fortissimo nei contenuti – che parla del post-terremoto abruzzese, tra show berlusconiani e grandi affari all’ombra di Guido Bertolaso. Oggi a prendere posizione, durissima, contro la pellicola – di scena come evento speciale fuori concorso al Festival di Cannes – e’ Sandro Bondi: in una nota, il ministro della Cultura annuncia di aver declinato l’invito a essere ospite sulla Croisette. Motivo del forrfait: il “rincrescimento” e lo “sconcerto” per “la partecipazione di un’opera di propaganda, Draquila, che offende la verita’ e l’intero popolo”. Il 4 maggio, 24 ore dopo l’anteprima in cui i cronisti avevano visto il film, il capo della Protezione civile (Guido Bertolaso) si era espresso così: “Portandolo a Cannes credo che l’Italia non fara’ una bella figura. Presto, prestissimo, si parlera’ di noi e dell’Aquila, a un festival del cinema si presentera’ una verita’ che non e’ ‘la’ verita’ ma, appunto ‘una parte’ di verita’
E come Bondi anch’io non vado a Cannes. E ci sono due motivi ben precisi:
1. Il film l’ho gia’ visto nell’anteprima in Piazza Duomo
2. L’invito per Cannes non mi e’ arrivato in tempo, l’hanno inviato all’indirizzo sbagliato…