La centrale nucleare? Sta per essere realizzata. A Termoli, ma non solo. Questa l’ultima ‘bomba’ lanciata dal leader dell’Idv Antonio Di Pietro in occasione del comizio tenutosi a Pescara per la raccolta firme sui tre referendum inerenti l’acqua pubblica, le centrali nucleari ed il legittimo impedimento.
La via nucleare per la produzione di energia, insomma, sta per essere spianata anche in Molise, oltre che in Abruzzo. Parola di Di Pietro. Secondo l’onorevole sara’ infatti proprio l’Abruzzo ad ospitare una centrale nucleare, a Casalbordino o a Teramo, ed un’altra sara’ realizzata anche in Molise, per la precisione a Termoli. Mancherebbero soltanto dei passaggi tecnici, insomma, ma la volonta’ di nascondere questa informazione da parte del Governo e’ reale. Ma queste di Di Pietro sono notizie fondate oppure rappresentano solo uno sprone per i cittadini, per invogliarli a firmare contro i tre referendum? Chissa’.
Intanto in Molise, in particolar modo in Basso Molise, torna a farsi vivo un certo clima di ansia, tensione ed ostilita’, unite a preoccupazione. Il neo sindaco della cittadina adriatica Antonio Basso Di Brino ha garantito, durante e dopo la sua campagna elettorale, che il nucleare non trovera’ spazio in Molise, né tanto meno a Termoli. Nel caso limite in cui, tuttavia, il premier Berlusconi non dovesse mantenere la parola data, sara’ pronto a rassegnare le proprie dimissioni. Gia’, ma questo non rassicura affatto i cittadini, ora nuovamente preoccupati dalle dichiarazioni ‘serissime’ di Di Pietro. La notizia, naturalmente, ha subito fatto il giro degli organi di informazione della stampa locale e nazionale.
“La fanno sicuramente alla faccia degli impegni che avevano preso in precedenza e prima delle elezioni- ha continuato l’onorevole dell’Idv- quando con artifizi e raggiri in ogni regione avevano detto che non le avrebbero fatte. Dove stanno – ha poi sottolineato -queste undici regioni dove devono fare le centrali nucleari? Non tutte ad Arcore immagino, in Abruzzo sicuramente la fanno”. Di Pietro ha inoltre aggiunto che “sicuramente le regioni in cui la Lega conta meno saranno più ‘cornute e mazziate’ e per questa ragione invitiamo i cittadini con il referendum a bloccare le centrali nucleari”. Un attacco al Governo, insomma, ed anche alle amministrazioni abruzzesi e molisane.
Netto e categorico il leader dell’Italia dei Valori che, ancora una volta, in occasione della sua campagna referendaria, denuncia un atto gia’ ‘in essere’ e ribadisce il proprio no al nucleare In effetti, secondo un sondaggio fatto dall’Enel alcuni mesi fa, soltanto il 10% dei cittadini italiani accetterebbe di vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare. Il Governo, invece, a quanto pare, ha gia’ deciso di imporne la presenza con forza bruta: il sito, una volta scelto, verra’ considerato ‘sito nazionale di importanza strategica’ e presidiato da soldati armati, pronti ad usare la forza contro eventuali manifestazioni della popolazione civile che non accettasse di avere quel mostro vicino casa.
Un nucleare più vicino di quanto pensiamo insomma: sara’ realizzato entro tre anni, come dichiarato da Berlusconi e, probabilmente, anche a Termoli, come ‘spifferato’ da Di Pietro.