Piazza d’Armi – Il progetto per la “Città dello Sport”

A seguito di numerosi incontri condotti con l’amministrazione comunale dell’Aquila, con le relative strutture tecniche, con le associazioni interessate alla realizzazione della “Citta’ dello Sport” nell’area di Piazza d’Armi, e con i molteplici attori coinvolti nella ricostruzione urbana dopo il sisma del 6 aprile 2009, l’Associazione Forza L’Aquila ha rivisto la propria proposta avanzata ufficialmente il 21 dicembre 2009.

In considerazione delle vicende maturate nei primi mesi dell’anno in corso che hanno posto quest’area al centro di un vivace dibattito dettato:
• dalla realizzazione del complesso ecclesiale di San Bernardino situato nella fascia nord di Piazza d’Armi, in adiacenza del sito occupato dalla Guardia di Finanza e delimitato da via Raffaele Paolucci;
• dalla volonta’ di insediare un teatro temporaneo nell’area centrale del comparto;
• dalla decisione di impegnare un ampio settore della parte meridionale dello stesso ambito, ai bordi di viale Corrado IV, per lo svolgimento del mercato giornaliero servito da un parcheggio sul lato di via Antica Arischia;
• dalla ristrutturazione della viabilita’ circostante il sito che comportera’ varianti dell’assetto stradale e ampliamenti considerevoli delle sue sezioni, in particolar modo per il viale Corrado IV° e per la nuova rotatoria all’incrocio con via del Beato Cesidio;
le tematiche affrontate nel precedente disegno della “Citta’ dello Sport” hanno subito una completa revisione per il ridimensionamento delle superfici inizialmente considerate e per la necessita’ di reintegrare il nuovo sistema delle attrezzature sportive con l’insieme degli interventi appena descritti.
Questi ultimi, presentati da vari promotori, sono situati nella meta’ occidentale di Piazza d’Armi e danno luogo ad un aggregato ovviamente diverso rispetto alla sistemazione delineata nel primo progetto dall’Associazione Forza L’Aquila differendone per contenuti funzionali e configurazioni spaziali.

Nel commisurarsi, dunque, con una situazione oggettivamente complessa per l’eterogeneita’ delle iniziative poste in campo, alcune delle quali gia’ attuate nel quadro delle realizzazioni per l’emergenza prive, peraltro, di un qualsivoglia riferimento programmatorio, la “Citta’ dello Sport” riguarda, ora, un ambito più delimitato.
Qui le attrezzature esistenti conservano l’ubicazione attuale ma, riordinate con impianti aggiuntivi, partecipano al generale processo di potenziamento della zona sportiva per riqualificare l’intero comparto e aprirsi ad un dialogo con il contesto più ampio.

Valenza sociale e urbana della “Citta’ dello Sport”
I principi informatori del primo progetto, specialmente per quanto riguarda la finalita’ sociale dell’opera, sono stati prioritariamente assunti anche nel suo successivo sviluppo.
Esso e’ concepito, infatti, per promuovere la pratica sportiva tra tutte le fasce d’eta’ attraverso una ricca dotazione di spazi le cui funzioni specifiche fanno parte di una struttura dai pronunciati caratteri paesaggistici ed urbani.
Nel guardare all’inserimento nel tessuto della citta’, il nuovo organismo intende contribuire, tra l’altro, alla rinascita di un pieno sentimento dell’abitare restituendo senso di luogo a siti derelitti, trasformandoli in ambiti propizi per la collettivita’ dove favorire, attraverso lo sport, i processi di una forte socializzazione.
Situata nella zona est di Piazza d’Armi, la “Citta’ dello Sport” si attesta, a sud, sul viale Corrado IV che costituisce il proseguimento di via Roma e si innesta sull’antico tracciato del decumano.
E’ da questo lato che la “Citta’ dello Sport” si offre con un ampio fronte aperto al rapporto con le adiacenze prossime al centro “intra moenia” da cui trae suggestioni importanti per estendere anche in periferia le qualita’ strutturali dell’insediamento consolidato.
Ad esso ci si riferisce per quanto attiene all’articolazione degli spazi pubblici dispiegati attingendo alla memoria dei siti che maggiormente contraddistinguevano l’identita’ dei modi di vita e gl’incontri degli aquilani: il passeggio sotto i portici e la sosta presso i Quattro Cantoni.

E’, dunque, un vasto porticato a rappresentare la ricomposizione del settore di Pazza d’Armi che introduce, sotto una lunga copertura verdeggiante, all’ingresso del centro sportivo.
Questo e’ il lato urbano della “Citta’ dello Sport” che attualizza i caratteri spaziali delle principali vie moderne del centro tra cui, in particolar modo, il Corso.
Nel riferirsi a quelle strade bordate da portici, ultimi interventi programmati di una modernizzazione urbana peraltro ben lontana nel tempo perché costruiti nei primi anni del XX secolo, il progetto per Piazza d’Armi intende riannodare i fili con la cultura di una modernita’ rimasta purtroppo estranea, e in qualche caso incompiuta, nelle trasformazioni accadute dopo il 1800.
Avviare un processo di ricostruzione vuol dire, secondo noi, apportare elementi di novita’ in aree che denunciavano uno stato di degrado insopportabile ben prima del 6 aprile 2009.
Un degrado causato dal disinteresse per il progetto degli spazi aperti, dalla scarsa cura delle aree verdi praticabili dai cittadini, dal prevalere del principio di occupazione del suolo senza alcuna strategia di sviluppo.
Nessuna preoccupazione e’ sembrata emergere nel corso degli anni per la forma fisica della citta’ che e’ stata attuata giustapponendo fabbricati disposti sul terreno con poco interesse per i caratteri morfologici e strutturali dei siti: realizzazioni per lo più indipendenti tra loro ed estranee ad ogni coordinamento, spesso separate da recinzioni che tendono ad esacerbare la frantumazione dello spazio aumentandone la residualita’ e l’incuria.
L’assenza di marciapiedi o il loro insufficiente dimensionamento assieme al pessimo stato di manutenzione connota, inoltre, lo scenario della periferia anche nei punti di maggior interesse e pregio come nel caso dell’area di Piazza d’Armi rappresentando un indubbio fattore di estraneita’ e separazione che rende difficile il camminare e ancor meno desiderabile il passeggiare.

Da queste considerazioni ha tratto spunto il nostro progetto che intende portare un senso di urbanita’ nell’area e conferire al viale Corrado IV, ben oltre l’attribuzione terminologica attuale, un vero contenuto architettonico con la configurazione di ampi marciapiedi e di percorsi pedonali fiancheggiati da attrezzature pubbliche.
In tal modo la trama degli spazi aperti costituira’ l’armatura ramificata dell’impianto collegandolo con gli altri settori di Piazza d’Armi e, attraverso passerelle soprelevate, con i quartieri adiacenti per realizzare quell’auspicata continuita’ di camminamenti ed evitare la frammentazione delle parti.

Descrizione dell’impianto

La sequenza delle palestre, gestite dalle diverse associazioni cittadine, si attesta sotto il porticato: una lunga striscia praticabile – coperta con terreno vegetale e attrezzata anche con impianti fotovoltaici – che, sollevandosi dalle propaggini del parco a ovest della “Citta’ dello Sport”, si proietta in direzione del centro storico per configurare la porta meridionale d’accesso al nucleo sportivo.
L’andamento mistilineo dei muri perimetrali che contengono dal lato di viale Corrado IV gli ambienti per la danza, la ginnastica, la scherma, il pugilato, la pesistica, configura, attraverso una spaziosa soluzione di continuita’ con l’involucro della sala polivalente per le attivita’ culturali e motorie, il passaggio verso il cuore dell’impianto.
Da questo punto si apre una passeggiata pedonale con un pendio in lieve ascesa che conduce verso nord strutturando una veduta prospettica contenuta dalle quinte che delimitano a est il campo di atletica leggera e la palestra per il basket e, a ovest, il campo per il calcio ed il rugby.

Lo sfondo di tale scenario e’ concluso dall’edificio della foresteria, un’attrezzatura ricettiva per le scuole di sport che troveranno in Piazza d’Armi la sede propizia dove svolgere con gli atleti periodi di formazione e studio a diretto contatto con le strutture per l’attivita’ fisica.

La cornice che circonda la foresteria segna anche la porta settentrionale del sistema al di la’ della quale, ed a ridosso del quadrante di terreno delimitato dalle pertinenze dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, sono previste le localizzazioni dei campi di calcetto, del tennis e della nuova palestra per il basket. Tale impianto, inserito al di sotto di una collinetta artificiale, costituira’ la mediazione tra l’area più densamente occupata dai manufatti per lo sport e il vicino parco.
La nuova palestra per il basket dovra’ sostituire, in una seconda fase delle realizzazioni, il mediocre contenitore esistente che, rimosso dalla localizzazione attuale, rendera’ disponibile per il campo d’atletica il suolo sul quale insiste.

L’arena per l’atletica conserva la localizzazione odierna ma implementata nel numero delle corsie che da sei e’ stata potenziata aumentandone il numero ad otto.
Anche il disegno delle gradinate e’ stato aggiornato riconfigurandolo opportunamente in ragione del nuovo assetto generale.
Per consentire ai praticanti di questa disciplina un’attivita’ anche durante i periodi sfavorevoli per lo svolgimento degli allenamenti all’aria aperta, e’ stata progettata una pista coperta di quattro corsie e 120 metri di lunghezza collocata sotto il porticato dell’ingresso sud alla “Citta’ dello Sport”.
Tale impianto si trova al una quota intermedia tra quella del campo e l’intradosso della copertura verde, Immediatamente sopra degli spogliatoi. Di qui esso offre un’interessante affaccio verso il piano delle piste e, d’altro canto, sul viale Corrado IV.

Anche il campo di calcio e rugby e’ stato mantenuto nella situazione originale ma, come per l’atletica, ne sono stati ridisegnati i bordi esterni.
Nella parte meridionale, quella più vicina all’ingresso, e’ stato inserito un bar e, al piano superiore, gli spogliatoi.
ll confine settentrionale e’ marcato dal basamento della foresteria il cui ingresso si trova nella parte retrostante.

Per consentire la massima praticabilita’ pedonale della “Citta’ dello Sport” senza interferenze con il traffico veicolare, l’accesso carrabile e’ stato sistemato sul lato est, a diretto contatto con via Beato Cesidio.
Attraverso una rampa, le vetture potranno raggiungere il parcheggio interrato posto al disotto degli spazi pubblici esterni, ad esso collegati con scale e ascensore, e delle palestre.
Un’area di sosta breve situata in superficie, più contenuta nelle dimensioni, comunque protetta, e’ prossima alla rampa del parcheggio e serve principalmente per le vetture di servizio.

Gruppo di progettazione:
prof. Aldo Benedetti (coordinatore del progetto)
ing. Michele Amoroso, ing. Luca Ciaffoni, ing. Michele Ciutti, ing. Antonio Di Marcantonio
collaboratori:
ing. Nicole Balassone, ing. Ugo Daniele, ing. Dario Di Francesco, ing. Biagino Di Stasi, ing. Marta Gaudieri, ing. Valentina Pallini, ing. Fabiana Petrella
consulente per gli aspetti socio-economici, gestionali e operativi:
Massimiliano Paoletti