Le prime indicazioni ricevute dai lettori, inviate altre testimonianze. In aggiunta ai ritardi indicati nel titolo, c’e’ intanto da aggiungere il contributo per la perdita/danneggiamento dei beni mobili, anch’esso caduto nel dimenticatoio delle pratiche comunali.
Sui rimborsi dei traslochi, si va da chi ha fatto domanda entro febbraio senza aver ricevuto alcun accredito, a chi, Agostino, ad agosto ha fatto quella per il rimborso danni ai beni mobili e un mese fa quella per il trasloco. Ad Agostino e’ stato detto che bisogna aspettare. Testualmente, per la seconda pratica: “… la mettiamo qui insieme a tutte le altre!”. Idem per Giuseppe, “… sto aspettando ancora l’autonoma sistemazione da novembre….figuriamoci quella per i danni ed il trasloco fatta a settembre…. “. Anche ser per il CAS sembra che Giuseppe abbia risolto andando al comune, la pratica era “scomparsa”, ha dovuto rifare la richiesta. Antonella ci scrive “Il rimborso del trasloco questo sconosciuto…domanda fatta a settembre, per fortuna che avevo il denaro per pagarlo”.
E c’e’ anche Alessandro: “Abitando in centro in Piazza Fontesecco ed avendo casa in Zona Rossa classificata E, ho dovuto svuotare l’appartamento perche’ probabilmente sara’ da abbattere. Il traslocatore mi ha rilasciato regolare fattura, che ho provveduto a consegnare x il rimborso c/o l’Ufficio Protocollo in Via Scarfoglio. Alla data odierna, cioe’ dopo nove mesi, ancora non ho ottenuto nessun rimborso. ”
NOTE POSITIVE SUI RIMBORSI: per ora non ne sono arrivate, anche queste interessano.
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L’informazione, a L’Aquila, siete e la fate VOI.
Questa indagine online intende sfruttare le possibilita’ offerte dalla rete per uno scambio rapido di esperienze.
Abbiamo notizie di seri ritardi, da parte del comune dell’Aquila, nel pagamento dei contributi diretti per le ristrutturazioni delle abitazioni B e C, e nel pagamento dei rimborsi previsti per i traslochi.
In aggiunta ai ritardi sull’autonoma sistemazione e’ un forte campanello di allarme sulla indisponibilita’ dei finanziamenti, più volte promessi.
Chiediamo quindi il supporto dei lettori affinché ci riportino, anche sinteticamente, le loro esperienze e le mettano a fattor comune per tutta la popolazione aquilana.
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