Tutti sembrano “cascare dal pero” per le indagini in corso sul G8 alla Maddalena. La ricostruzione a L’Aquila e’ agli inizi, ma gia’ nella gestione dell’emergenza abbiamo riportato alcune indagini giornalistiche che non andrebbero trascurate. E se fino ad oggi pensare di indagare Guido Bertolaso, o il Dipartimento della Protezione Civile, ai più sarebbe sembrato un’offesa per l’attivita’ di gestione svolta nel post-terremoto in Abruzzo, oggi aumenta la consapevolezza che gli unici da difendere sono i tanti volontari che sotto l’egida della Protezione Civile hanno operato in questi mesi. Ricordiamo alcuni episodi poco chiari che ci riguardano da vicino.
Ad esempio un primo articolo del 15 giugno: “Appalti…iniziamo bene!”, in cui si riportava l’esito dei primi appalti del progetto C.A.S.E. Le ultime parole scritte in quel periodo oggi mi suonano quasi estranee: “Non e’ importante, agli italiani (ed a molti aquilani) non gliene frega niente, basta che ricevano le casettine, ed alla fine ringrazieranno di tanta “bonta’”. Ma se così non fosse, magari iniziamo a tener traccia di queste piccole cose, forse un giorno potrebbero tornare utili…”. Forse quel giorno e’ arrivato prima di quanto ci si aspettasse.
E ricordiamo l’importante inchiesta di Angelo Venti “L’Aquila: subappalti sospetti e poca trasparenza. La Protezione Civile blocca tutto con un’ordinanza”
O l’articolo “Appalti poco trasparenti. A vantaggio di chi ?”, in cui si evidenziava la poca trasparenza negli appalti gestiti dalla Protezione Civile
O ancora un articolo di Angelo Venti “Piatto ricco…mi ci ficco, ovvero l’inutilita’ dei certificati antimafia”, relativo alle norme che hanno consentito di aumentare fino al 50% i subappalti nei lavori, più difficili da controllare nelle infiltrazioni mafiose, e anche: “C.A.S.E.: i “buchi” nell’assegnazione degli appalti“
E ancora: “Bertolaso allergico alla trasparenza: niente documenti, niente controllo”
In altri articoli avevamo invece indicato i rischi legati alla privatizzazione delle Protezione Civile, procedimento ancora in corso di approvazione in parlamento:
“I Business della nuova Protezione Civile SPA”, e
“Protezione Civile: cosa bolle in pentola con i finanziamenti del terremoto?”
Bertolaso ed il Dipartimento Protezione Civile saranno pure innocenti, ma che nessuno faccia ancora finta di cadere dal pero se un domani si scoprisse il contrario.
Ed anzi, che indagini e controlli maggiori, anche nei confronti di Bertolaso, siano di monito per tutti coloro che nel terremoto dell’Aquila vedono soltanto una modalita’ di arricchimento facile, sulle disgrazie altrui.