“Il confronto politico sui problemi e sulle scelte che riguardano la ricostruzione e l’operato del Governo e della Protezione civile dovrebbe svilupparsi sempre in modo civile e responsabile, riconoscendo ad ognuno ed a qualunque Istituzione il diritto di esprimere giudizi, anche in modo forte e colorito, senza suscitare reazioni scomposte”. Si apre cosi’ la ”difesa” al rettore dell’Universita’ dell’Aquila, Ferdinando di Orio, da parte del responsabile degli Enti locali dell’Italia dei Valori, Lelio De Santis. Di Orio, sabato scorso, aveva partecipato al congresso regionale dell’IdV, accusando il sistema politico locale di ”sudditanza intellettuale” verso il Governo e la Protezione civile.
Immediate le risentite reazioni del Coordinatore provinciale del PdL e di Azione Universitaria ”che senza fare riferimento alla sostanza ed al merito dell’intervento complessivo lo hanno accusato – sostiene De Santis – in modo volgare solo per aver osato parlare nelle vesti di Rettore, in un’Assemblea di Partito, criticando le iniziative del Governo, soprattutto per i modi propagandistici ed esibizionistici del suo Premier”. ”Il lavoro positivo e determinato del Rettore, che naturalmente non ha bisogno di difese d’ufficio – aggiunge De Santis – e’ talmente evidente (basterebbe solo il dato dei 20.000 iscritti) che alcuni in modo maldestro non potendo criticare il suo operato cercano di screditare l’uomo e di impedirgli di esprimere le sue opinioni. Che possono anche non condividersi, ma e’ legittimo che le possa esprimere, come e quando vuole”.
”A meno che – conclude – qualcuno non sia convinto che in quest’Italia possa parlare solo Berlusconi e chi la pensa come lui. Per fortuna in questo Paese, che ogni tanto si abbandona al culto del Capo, i cittadini sono capaci ancora di indignarsi e di esprimere le proprie idee”.