“L’Aquila rischia di trasformarsi in una citta’ di abitanti senza una citta’. E tutte le istituzioni hanno il dovere morale di evitare questo drammatico scenario”: lo ha detto il vice Presidente vicario del Consiglio regionale, stamane in un incontro con la stampa nella sala Silone dell’Emiciclo, lanciando una proposta.
“A L’Aquila non esistono punti di aggregazione, pur previsti nel progetto C.A.S.E. – ha proseguito De Matteis – Oggi, nessuno si preoccupa del problema e mi chiedo cosa dovrebbero fare i ragazzi che stanno a Bazzano, o in altre aree del progetto. Forse la soluzione e’ quella dei centri commerciali o dei pub? Questa e’ un’emergenza nell’emergenza”. Il vice presidente del Consiglio regionale, ha annunciato di aver parlato della questione con Guido Bertolaso, con il Presidente Gianni Chiodi, con il Sindaco Massimo Cialente.
“I soldi – ha detto De Matteis – ci sono. La Protezione Civile ha 40 milioni di euro, la Giunta ne ha altri 8 milioni, un altro milione ce l’ha la Fondazione del Consiglio regionale e lo stesso Comune dell’Aquila ha altre somme, tutte donazioni per il sociale. In questi giorni sto ricevendo da parte di associazioni sportive, enti culturali e del volontariato numerosi progetti.
Occorre allora sedersi attorno ad un tavolo e mettere in un unico contenitore queste idee che, sia chiaro, non vanno ad intaccare la ricostruzione, ma rappresentano una parte essenziale per riannodare i rapporti sociali, per ricostruire quel tessuto umano e culturale, che e’ determinante per la rinascita della nostra citta’.
La Protezione civile – ha sottolineato De Matteis – ha l’obbligo di terminare il progetto C.A.S.E., che non e’ solo mettere la gente dentro un’abitazione, ma anche completare quel 30 per cento destinato a servizi di carattere sociale. Per esempio – ha proseguito il vice presidente – possiamo individuare 4 macro aree per questi tipi di servizi, che si vanno ad aggiungere a quelli gia’ esistenti, oppure pensiamo di portare i ragazzi di Paganica alla piscina della Guardia di Finanza? Le risorse ci sono e le idee pure, ma manca la volonta’, che va immediatamente messa in atto, non possiamo permetterci di aspettare altro tempo. Chi si tirera’ indietro si assumera’ la responsabilita’ morale di una tale scelta”