N.d.R.: un osservatorio gestito dai politici (PD) o dai cittadini (IDV)? Si chiami e si faccia come vi pare, purché serva a ridurre le corruzioni, ruberie, appalti pilotati… E che le indagini possano proseguire rapidamente, a tutto campo e senza alcun intralcio. Segue l’intervento di Costantini (Capogruppo Idv)
“C’e’ un ‘sommerso’ gigantesco che ruota attorno alla gestione dei fondi per l’emergenza a L’Aquila, agli appalti, agli incarichi, che il PdL nazionale e regionale non hanno voluto far emergere”. Lo sostiene questa sera -ndr ieri- il Capogruppo Idv in Consiglio regionale Carlo Costantini in relazione agli arresti avvenuti oggi a Pescara. ”Brunetta- ha proseguito Costantini- aveva assicurato che tutte le informazioni sarebbero state pubblicate su un sito on line, ma al di fuori dei pochi e insufficienti dati pubblicati sul sito della Protezione Civile, affidamenti con le procedure della ‘somma urgenza’ continuano a imperversare a L’Aquila: affidamenti che derogano da tutte le normative sugli appalti nazionali e comunitarie, basati su ordinanze che resistono per certi versi anche ai controlli della Corte dei Conti, in un contesto di vera e propria sospensione dello ‘Stato di diritto’.
In questo contesto, a un osservatorio sulla trasparenza gestito dai politici, avanzata dal Partito Democratico, ho sempre preferito un osservatorio gestito da milioni di cittadini, da realizzare attraverso la semplice immissione sulla rete di tutte le informazioni relative alla gestione dei fondi relativi all’emergenza e alla ricostruzione.
Quel che e’ certo, però,aggiunge ancora il Capogruppo Idv, e’ che il tentativo di determinare a tavolino gli esiti di un appalto (tentativo che avrebbe portato agli arresti di questa mattina), non solo non mi sorprende, ma al contrario mi sembra del tutto compatibile con un sistema che sembra costruito appositamente per sospendere per un periodo di tempo ormai indefinito le regole del gioco. Se, quindi, le responsabilita’ penali non possono che essere attribuite ai singoli protagonisti di episodi di ‘malaffare’, le responsabilita’ politiche sono tutte di chi, a partire dalla stessa ‘Protezione Civile’, ha deciso di gestire miliardi di euro in una situazione di sostanziale sospensione delle normative ordinarie in materia di appalti, senza fare in modo che in questo contesto fosse quantomeno assicurata la più totale, piena e assoluta trasparenza della propria attivita’.
Il paradosso e’ che persino Brunetta lo aveva capito fin dal primo giorno!”.