”Gli arresti disposti dalla magistratura in Abruzzo, al di la’ degli ovvi diritti di garanzia degli imputati, segnalano un clima pericoloso perche’ ove l’ingerenza politica nella gestione si sostituisce ai principi di legalita’ e di concorrenza nei mercati c’e’ sempre il rischio di una nuova Tangentopoli. E’ avvenuto cosi’ anche a Milano e nel resto del Paese, nei primi anni Novanta, e resto orgoglioso di aver dato il mio personale contributo a quella stagione di contrasto della corruzione”. Lo afferma il parlamentare Udc, Pierluigi Mantini, che prosegue:
”Occorrono piu’ gare e piu’ trasparenza, piu’ responsabilita’ e piu’ professionalita’, la politica si limiti alla programmazione e a far funzionare controlli efficienti”. E ancora: ”L’emergenza e i poteri speciali giustificano le opere di primo intervento ma per gli appalti di opere pubbliche, di servizi e forniture occorre rispettare le normative europee e nazionali ed organizzare uffici seri ed efficienti per la gestione delle gare”.
”Sono mesi – sottolinea Mantini – che mi permetto di insistere su questi temi ma con scarsi risultati. E’ venuto il momento di voltare pagina perche’ clientelismo, localismo e malaffare possono uccidere la ricostruzione. Il governo – conclude – risponda sulle presunte dimissioni di Bertolaso e chiarisca le regole della ricostruzione”.