Il caso Giuliani: “terramologo” o premio Nobel ?

Ce ne ne siamo occupati in vari articoli.

Abbiamo cercato su Internet dati e riscontri alle “previsioni”. I dati, non li abbiamo mai avuti per analizzarli nel dettaglio. Le previsioni ci lasciano molto “perplessi” sulla loro validita’. Si va dalle rassicurazioni del 25 marzo fatte agli aquilani, perché lo sciame andava a scemare entro il mese (cui invece seguì la scossa di magnitudo 4.0 del 30 marzo che mise in preallarme la citta’), alla “videocassetta che uccide” non mandata in onda dalla Rai, in cui Giuliani nega a Cialente di aver procurato un falso allarme a Sulmona, spiegando poi ad un giornalista che si aspettava un terremoto nei giorni successivi, per passare a tempi più recenti, al “Prepariamoci al peggio” comparso sui giornali il 9 ottobre per il frusinate, fortunatamente senza esiti (anche se l’attivita’ sismica  non e’ conclusa).


Le previsioni, che dovrebbero valere nell’arco delle 6-24 ore successive, e che spesso abbiamo verificato non confermate, si estendono alla possibilita’ di prevedere scosse di forte magnitudo anche con più giorni di preavviso (ma luogo, magnitudo, data ed ora sono sempre vaghe). E si potrebbe continuare.

Un nuovo caso Di Bella, quindi, per possibili tornaconti personali di qualcuno ? Un “terramologo”, libera reinterpretazione del termine astrologo usato da alcuni sismologi?

Oppure un futuro premio Nobel per la Fisica, perché aver individuato un metodo di previsione dei terremoti  dovrebbe portare a questo riconoscimento internazionale, i cui studi oggi non sono riconosciuti  perché incompresi o per una qualche congiura di scienziati “sapientoni” ?

Senza dubbio, osservando forum e gruppi Facebook su Internet,  sono molti che attendono con ansia le parole di Giuliani, che vorrebbero conoscere se e come sono cambiati i valori del Radon.

Sono sufficienti alcune scosse, anche di lieve entita’, per generare una spasmodica ricerca di “cosa ha detto Giuliani”, e quando si diffondono allarmi catastrofici c’e’ sempre la parola Giuliani che ricorre.

E’ il caso Giuliani. Seguitelo pure se vi fa stare più tranquilli.

Ma  innanzitutto in Italia servirebbe la “Prevenzione”, parola che ritorna inutilmente dopo ogni catastrofe naturale; perché non se ne fa abbastanza,  perché e’ più facile e conveniente aggirare le normative (anche quando ve ne siano di adeguate), e perché una cintura di sicurezza da’ sempre un pò di “fastidio”.

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