Undici gli avvisi di garanzia inviati dalla Procura della repubblica dell’Aquila per il crollo della Casa dello studente, mentre sono due quelli relativi al crollo del Convitto nazionale.
Questi i nomi degli indagati per la Casa dello studente: Claudio Botta (Ingegnere progettista), Giorgio Gaudiano (callaudatore per l’acquisto dello stabile dal consiglio di amministrazione dell’opera universitaria dell’Aquila, 1977), Walter Navarra (ingegnere incaricato dal consiglio di amministrazione dell’Opera universitaria), Berardino Pace (progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione dello stabile), Carlo Giovani (direttore dei lavori per conto Regione Abruzzo);
Pietro Centofanti (Progettista e direttore lavori di restauro dello stabile), Tancredi Rossicone (progettista e direttore dei lavori dello stabile), Massimiliano Andreassi (progettista e direttore dei lavori di restauro incaricato dei controlli non eseguiti), Pietro Sebastiani (responsabile dell’area tecnica dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, presidente della Commissione di collaudo dei lavori di ristrutturazione, quello che disse ai ragazzi il 30 marzo di stare tranquilli), Luca Valente ( direttore dell’Adsu), Luca D’Innocenzo (Presidente dimissionario dell’Adsu).
Per i convitto nazionale sono indagati: Livio Bearzi (rettore del Convitto nazionale) e Vincenzo Mazzotta (dirigente del settore edilizia e pubblica istruzione della Provincia dell’Aquila).
Ci sono inoltre altri quattro avvisi di garanzia riguardanti persone decedute, tali avvisi sono stati notificati agli eredi , ai soli fini civilistici.
Si tratta di Antonio Miconi (titolare dell’impresa che nel 1965 realizzo’ l’edificio che ospitava la casa dello studente), Remo Fonzi (il tecnico che nel 1965 fu incarico di controllare i lavori di costruzione dell’edificio), Igino Angelini (il proprietario dell’edificio) e Ettore Pietrosanti (direttore dell’ufficio tecnico del demanio della Regione Abruzzo).