Il video è ambientato nel novembre 2011, due anni e mezzo dopo il terremoto, ed è, per tante ragioni, una lettera d’amore a L’Aquila, al suo territorio e agli aquilani. La città era ancora senza il suo centro storico, la maggior parte delle strade era stata aperta, ma c’era un senso molto forte di spaesamento. I negozi sbarrati e i puntellamenti creavano l’impressione di una città fantasma e guardando oltre le barriere si potevano ancora vedere mucchi di detriti.
In questo panorama di distruzione emerge chiaramente una comunità che non molla un’istante, che si vuole mettere in gioco, che ha cominciato la propria ricostruzione personale subito dopo il sisma, ma che ha dovuto confrontarsi con un profondo gap comunicativo con le istituzioni.
Gli aquilani non chiedono aiuto, chiedono trasparenza e partecipazione, chiedono di avere la possibilità e gli strumenti per prendersi le responsabilità ed essere i veri protagonisti della ricostruzione.
Una voglia, quasi una necessità, di contribuire alla costruzione di un futuro in cui credere che ha ispirato il progetto di tesi “KiKu, re-imagine the post-disaster reconstruction in the Era of Participation” che verrà presentato al politecnico di Milano il 24 aprile 2012.
Kiku è un servizio che supporta e stimola le attività di auto-sviluppo della comunità, connettendo cittadini, leader, esperti, aziende e organizzazioni, colmando il gap comunicativo tra istituzioni e “vittime” del terremoto e trasformando la creatività collettiva in azione.
Kiku cerca quindi di superare l’approccio assistenzialistico alla ricostruzione, e impostare il rapporto benefattore-beneficiario in termini di arricchimento reciproco, non solo di natura economica; e di stimolare la nascita di progetti significativi in grado di esprimere, in modo autentico e condiviso, un “genius loci” del territorio.
Un progetto di Francesco D’Onghia
Riprese: Francesco Tauro
Montaggio e post-produzione: Francesco D’Onghia
Colonna sonora originale: Gianluca Bianco e Stefano Angiulli
Post-produzione audio: Graziano Cammisa
Riprese della “Rivolta delle carriole” tratte da:
“La rivolta delle carriole: Ricostruirsi.” di Francesco Paolucci (www.francescopaolucci.it) e
“carriole e partecipazione” di Luca Cococcetta