Palazzo crolla su maglificio: due morti e vari dispersi (video)

Una vecchia palazzina disabitata nel centro di Barletta, in via Roma, è crollata nella tarda mattinata interessando anche un attiguo laboratorio tessile. Sotto le macerie ci sarebbero cinque persone, tra le quali una bambina: lo ha comunicato il capo dell’ufficio tecnico comunale al procuratore della Repubblica sul posto.

Intanto, il cadavere di una persona è stato estratto dalle macerie.E’ una ragazza di età apparente tra i 15 e i 20 anni. Sul luogo sono al lavoro anche tecnici dell’Eni per fermare la fuga di gas dalle condutture danneggiate dal crollo. La palazzina crollata fa parte di un gruppo di tre interessate da una ristrutturazione, in pieno centro cittadino. Nei giorni scorsi persone abitanti nelle vicinanze avrebbero segnalato al Comune che si avvertivano scricchiolii e che ritenevano necessario intervenire. Dalle macerie è stata estratta un’auto vuota che evidentemente era solo parcheggiata davanti alla palazzina.

Non è chiaro se le macerie abbiano travolto passanti ed eventuali auto in transito. Sul posto sono al lavoro personale del 118, vigili del fuoco, polizia e carabinieri.

Sul luogo sono al lavoro anche tecnici dell’Eni per fermare la fuga di gas dalle condutture danneggiate dal crollo. La palazzina crollata fa parte di un gruppo di tre interessate da una ristrutturazione, in pieno centro cittadino. Nei giorni scorsi persone abitanti nelle vicinanze avrebbero segnalato al Comune che si avvertivano scricchiolii e che ritenevano necessario intervenire. Dalle macerie è stata estratta un’auto vuota che evidentemente era solo parcheggiata davanti alla palazzina.

Sul posto, tra gli altri, sono giunti il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo con il pm Giuseppe Maralfa.

Il crollo della palazzina a Barletta “non è avvenuto per una fuga di gas”: lo afferma un portavoce Italgas, l’azienda che gestisce la distribuzione del gas sul territorio cittadino. I tecnici sono sul posto per arginare la dispersione di gas, che si è sprigionata a seguito del crollo, e mettere in sicurezza la zona.

Venerdì scorso i proprietari della palazzina avevano fatto richiesta ai Vigili urbani di un sopralluogo, ritenendo che l’edificio mostrasse cedimenti nella staticità. Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Barletta, arch.Francesco Gianperrini. A quanto si è saputo, tecnici del Comune e i Vigili del Fuoco nella stessa giornata, poche ore dopo la presentazione della richiesta da parte dei proprietari, avevano fatto il sopralluogo comunicando poi agli interessati che era necessaria una verifica tecnica più approfondita e una messa in sicurezza dell’immobile le cui operazioni, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbero dovute avvenire nella giornata di oggi.

TESTIMONI, CROLLATA SU SE STESSA – E’ avvenuto verso le 12.25 il crollo della palazzina, che si è ripiegata su se stessa, facendo dunque ipotizzare un cedimento strutturale: lo ha raccontato una coppia che stava rientrando a casa a Barletta e, mentre parcheggiava l’automobile, ha visto cadere sul cofano della vettura i primi calcinacci. I due hanno fatto appena a tempo a mettersi in salvo e hanno visto la palazzina afflosciarsi su se stessa. Un altro testimone ha detto che qualche giorno fa era stata ritenuta pericolante una palazzina adiacente a quella crollata oggi. Sul luogo del crollo della palazzina, sono arrivate da Lecce e da Bari unità cinofile per individuare le persone che ancora si trovano sotto le macerie, in via Roma. Ci sono anche una cinquantina di militari dell’Esercito italiano e altrettanti uomini della Protezione civile. I vigili del fuoco stanno ora facendo controlli anche su un terrazzo di una palazzina che era attigua a quella crollata probabilmente per crollarne la staticità.

In seguito al sopralluogo compiuto dai tecnici del Comune di Barletta e dai Vigili del fuoco la mattina di venerdì scorso su sollecitazione dei proprietari, una palazzina a sinistra dell’edificio crollato oggi è stata messa in sicurezza con un sistema di catene metalliche che imbracano l’edificio. La palazzina che invece è crollata per la quale era pure prevista – per oggi – la messa in sicurezza non era stata giudicata in condizioni tali da richiedere un intervento o lo sgombero. E’ possibile – commentano numerosi residenti della zona – che a favorire il crollo possa essere stato un intervento di scavo compiuto al di sotto del piano stradale, al centro fra la palazzina messa in sicurezza e quella che è crollata. Esisteva infatti il rudere di una vecchia palazzina, in parte demolita un anno fa e proprio venerdì erano riprese le operazioni per distruggere definitivamente l’edificio, con l’abbattimento tra l’altro di una parete confinante con uno dei muri della palazzina crollata.

PREFETTO, SI SCAVA CON LE MANI – “Stiamo scavando con le mani, per non procurare danni alle persone che si troverebbero sotto le macerie”: lo ha reso noto il prefetto, Carlo Sessa. Alle operazioni stanno collaborando anche decine e decine di volontari che hanno creato un cordone per il passaggio dei calcinacci. A quanto si è appreso, la palazzina crollata si trova accanto a quella che era stata puntellata ed era abitata. La donna ferita, estratta dalle macerie è al quinto mese di gravidanza: le sue condizioni al momento non destano preoccupazioni. Intanto si è anche appreso che il procuratore e il prefetto, insieme con i tecnici dell’Eni, hanno deciso di allargare l’area di protezione per poter chiudere definitivamente le condutture del gas.

(ANSA)