Video: Campus di Pizzoli, la rabbia degli studenti sfrattati

(da Abruzzo24Ore.tv) “A L’Aquila non ci vogliono”. È l’emblematico commento, solo uno dei tanti apparsi sulla rete, gia’ poche ore dopo il sequestro del campus universitario di Pizzoli, comune a una quindicina di chilometri da L’Aquila, che rende l’idea dello stato d’animo dei circa sessanta studenti che erano ospitati o che si apprestavano ad entrare nella struttura.

E piovono le critiche contro Italia Nostra, l’associazione ambientalista alla quale si deve l’esposto dal quale hanno preso le mosse le indagini della Procura della Repubblica.

Sotto inchiesta per vari reati fra i quali violazioni dei vincoli paesaggistici e delle norme urbanistiche, sono finite undici persone, fra le quali Giulio Carnevale, il padre della studentessa del frusinate vittima del terremoto a cui e’ intitolato il campus, che non poco si e’ adoperato all’indomani del sisma per tenere viva la memoria della giovane figlia, attraverso varie iniziative fra le quali proprio la realizzazione del campus sul quale ieri gli uomini del Corpo Forestale hanno messo i sigilli.

Si tratta di 11 palazzine, per un totale di 139 appartamenti e 262 posti letto, che dovevano sorgere – il complesso non era ancora ultimato – su un’area di 8mila metri quadrati a completo carico della “Fer. Italia srl” di Carnevale.

Sarebbe stata una vera e propria boccata d’ossigeno per la cronica carenza di posti letto per gli universitari, sia nella citta’ dell’Aquila che nell’hinterland, che costringe ancora, a diciotto mesi dal sisma, migliaia di studenti fuori sede al pendolarismo.

A ricordarlo, e’ stato ieri anche il rettore Di Orio, che commentando la notizia ha anche ricordato come dalla Regione non ci sia stato alcun intervento a favore della residenzialita’ studentesca.

Nelle parole di Giulio Carnevale tutta l’amarezza per la vicenda: “Se c’e’ stato qualche errore ne siamo vittime – ha detto – gli sbagli, se ci sono, sono di altri”.

Intanto, 32 studenti fuori sede che avevano appena preso possesso dell’alloggio si ritrovano in mezzo a una strada ed altrettanti – quelli che sarebbero dovuti entrare lunedì prossimo – sono sfrattati anzitempo.