Si avvia a conclusione la prima fase del progetto L’Aquila 3D, ideato dall’architetto inglese Barnaby Gunning. Quasi completata la documentazione fotografica del centro storico, il 6 Novembre e’ infatti prevista la serata conclusiva dei Click Days e SketchUp Days, e il lancio della fase di modellazione 3D. Appuntamento alle 18.30 all’Auditorium Centro Direzionale Via Strinella 88.
Un progetto che va avanti con il supporto di Google e l’apporto volontario di molti aquilani, che nei week-end stanno contribuendo a fotografare metodicamente il centro storico. Per molti partecipanti si tratta anche di un’occasione per rientrare nella zona rossa e valutare di persona lo stato attuale della citta’.
Domenica 31 ottobre ritroviamo alcuni coordinatori dei click days, come Barbara di Loreto, che vede nel progetto un’iniziativa utile per la citta’, con la raccolta di una quantita’ notevole di documentazione fotografica che potrebbe tornare utile in altri progetti. O Diego Scoccia, altro coordinatore ed architetto impegnato nel centro storico; ci conferma che nel week-end la zona rossa e’ ancora più silenziosa del solito, venendo a mancare anche gli operai che in altri giorni vi lavorano.
Prima dell’avvio dell’attivita’, a S.Bernardino incontriamo un clown. Non si tratta di un travestimento per Halloween ma di una forma di manifestazione dello stato di abbandono in cui versa la citta’. La Ricostruzione va troppo a rilento, e iniziano ad essere molte e sempre più convincenti le voci che danno per certo l’interesse di grossi speculatori, pronti a ricomprare a quattro soldi le abitazioni di chi, per differenti motivi, decidera’ di vendere ed abbandonare la citta’.
Inoltrandoci nella zona rossa, nei pressi della chiesa di S.M. della Misericordia incontriamo alcuni militari intenti a controllare l’autorizzazione di alcuni cittadini. Tutto in ordine, anche se il controllo e’ scattato a posteriori, essendo il veicolo gia’ nella zona rossa.
Qui scopriamo anche piccole realta’ di cui non si parla, come il “Punto di alimentazione animali”, rivolto evidentemente a quei cani e gatti (ne abbiamo visti veramente pochi) rimasti in citta’ e di cui qualcuno si sta preoccupando di soddisfarne i bisogni alimentari.
Fra alcuni aquilani che rientrano temporaneamente nelle loro abitazioni e troupe esterne accompagnate dai sempre presenti Vigili del Fuoco, raggiungiamo in tarda mattinata Piazza S.Pietro. E’ questo uno dei luoghi più spettrali del centro, in cui la violenza del sisma e’ ancora tutta visibile, e dove il silenzio diventa quasi meditazione.
Fra moderne architetture di tubi innocenti, ovunque onnipresenti, raggiungiamo di nuovo corso Vittorio Emanuele. Dopo alcune ore in zona rossa e’ come rientrare in una realta’ parallela, in cui i soliti turisti delle macerie passeggiano quasi in silenzio lungo una delle poche strade riaperte ai cittadini.
Non e’ un tipo di turismo che ti da’ piacere, ma forse e’ bene che molti osservino e valutino con i propri occhi lo stato reale della citta’, che cerchino di comprendere di persona lo stato di frustrazione di tanti aquilani.
Prima di rientrare nella loro realta’, accendere la TV, e tornare al solito bunga bunga quotidiano.
Patrizio Trapasso
Nella gallery (circa 70 foto), che potrebbe richiedere qualche secondo per il caricamento, cliccare su FS per una visualizzazione a schermo pieno, su SL per avviarne lo slideshow (si consigliano entrambe le impostazioni).