di Paolo Baglioni – Sì, l’autunno è decisamente la stagione più bella da un punto di vista cromatico per la fotografia di paesaggio. È una sorta di ultimo spettacolo prima del gelido inverno.
Le piante si spogliano come forma di difesa contro il freddo che verrà. Si tratta di un processo veramente complesso che ha richiesto millenni di evoluzione per raggiungere questa raffinatezza e così mentre il verde scompare, ecco avanzare il rosso poi, a seguire, il giallo/arancio fino alla loro caduta… Già, la loro caduta… ma dove finiranno le foglie cadute? Ma per terra ovviamente, tranne quelle che loro malgrado finiranno sui tetti, sulle strade, nei fiumi, nelle piazze o nelle fontane.
Ecco, quelle che finiranno nelle fontane meriterebbero una giusta attenzione. A maggior ragione se la fontana in cui cadono è quella delle 99 Cannelle.
Eletta a simbolo cittadino per la sua singolarità e unicità, la Fontana delle 99 cannelle è il Monumento più conosciuto della Città dell’Aquila.
Sin da bambino ricordo persone che mi chiedono delle 99 Cannelle come di un luogo da vedere prima di ripartire o da ammirare per ricordare la leggenda che le accompagna: “ma davvero ogni mascherone rappresenta il volto di ognuno dei fondatori della città?” la domanda più ricorrente.
Io stesso, pur vivendo a L’Aquila, la visito almeno una volta l’anno per il piacere di guardare quello spazio ricco di suggestioni raccontate e vissute.
Ieri mi sono recato per una passeggiata verso la fontana mentre un caldo venticello agitava le foglie del magnifico albero posto a ridosso delle vasche a sud. Una alla volta salutavano la grande chioma e cadevano all’interno del cortile dove “il canto delle cento lavandaie raccontava realtà minori, lì dove in epoche remote si è condiviso un progetto di città, una visione urbana ambiziosa, rispondente a bellezza, davanti un’acqua così trasparente da far invidia all’opaco di oggi e avvolgere di una grande, incredibile, malinconia quella trasparenza… molecola di pura e potente energia, che tutto osava e realizzava”.
E proprio ieri ho dovuto rammaricarmi per una visione inaspettata: la caduta delle foglie, in un autunno memorabile come quello di quest’anno, sta causando gravi disagi al deflusso dell’acqua dalle vasche della Fontana. L’accumulo del fogliame nei pozzetti di raccolta e smaltimento non rimosso sta provocando l’allagamento del cortile interno ed il proliferare di erba, muschi e piccole piante!
Ecco le foto scattate.
Chiedo apertamente e cortesemente al Sig. Sindaco di intervenire al più presto non solo per il decoro di questa città, ma per preservare sicuramente il più rappresentativo monumento aquilano.