Undici feriti, nessuno grave, quasi tutti colpiti da calcinacci o oggetti trasportati dal vento, due malori. Sono gli effetti della tromba d’aria che si è improvvisamente abbattuta, nel pomeriggio, su parte dell’Emilia, sferzata anche da una violenta grandinata con chicchi del diametro fino a cinque centimetri. A poco più di due settimane dall’anniversario del terremoto, è di nuovo emergenza per le province di Modena e Bologna, fino al confine con quella di Ferrara.
CENTINAIA DI CASE SCOPERCHIATE Sono oltre un centinaio le case danneggiate dall’improvvisa perturbazione che si è abbattuta sull’Emilia nel pomeriggio. È il bilancio, ancora parziale, della Protezione civile dell’Emilia Romagna. Il direttore Maurizio Mainetti sta raggiungendo Mirandola con il presidente della Regione Vasco Errani e l’assessore alla Protezione civile Paolo Gazzolo. È infatti proprio in uno dei comuni modenesi più devastati dal sisma di un anno fa, la frazione di San Martino in Spino, la più danneggiata dalla tromba d’aria.
«Un conteggio definitivo lo avremo domani», ha detto Mainetti, spiegando che l’impegno è diretto a collocare e trovare soluzioni di assistenza per le decine di persone con la casa inagibile. E ha confermato che i feriti tra Modenese e Bolognese sono 11 di cui sei portati precauzionalmente in ospedale.
LA TROMBA D’ARIA Sono Castelfranco Emilia e Mirandola nel Modenese, Bentivoglio e Argelato nel bolognese i comuni più colpiti. Il vortice, del quale già circolano diversi video sul web, ha impressionato chi se lo è trovato di fronte. «A memoria d’uomo da queste parti non si era visto un fenomeno del genere, non se lo ricordano neppure persone che hanno 70-80 anni», ha detto il primo cittadino di Argelato, Andrea Tolomelli.
La tromba d’aria si è formata poco prima le 17, e partendo dalla provincia di Modena, perdendo e recuperando via via intensità, forse dividendosi in più di un vortice, ha attraversato l’alto Bolognese e andandosi a spegnersi circa un’ora dopo nel basso Ferrarese. Si è portata via le coperture degli edifici, ha danneggiato attrezzi agricoli, capannoni sono crollati, e pali della luce abbattuti. Per un albero sui binari è stata interrotta la linea Bologna-Padova.
All’Interporto di Bologna container sono volati a metri di distanza. I danni sono ingenti, in via di quantificazione, così come gli sfollati. Si parla, per ora, di alcune decine di famiglie.La situazione è monitorata dai carabinieri, dai vigili del fuoco, e si è attivata anche la protezione civile regionale, guidata dal direttore Maurizio Mainetti che si è recato nei luoghi.
«Siamo come terremotati», è l’immagine forse più efficace che trova il sindaco di Bentivoglio, Vladimiro Longhi. Quasi tutto il territorio colpito, tra l’altro, si trova nel cratere del sisma del 2012. «Nelle prossime ore integreremo la richiesta di stato di emergenza nazionale già al vaglio del Governo dopo il maltempo e le frane che hanno colpito il nostro Appennino, inserendo anche questa nuova emergenza che, oggi pomeriggio, ha colpito diversi comuni della bassa pianura bolognese e modenese. È evidente, come abbiamo già ribadito nei giorni scorsi, che è indispensabile una risposta rapidissima ed inderogabile da parte del Governo», ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. |
«Anche gli esiti di quest’ultima calamità, che coinvolge un territorio già fortemente compromesso dalle recenti frane e alluvioni, verranno portati all’attenzione del Governo come ulteriori elementi di valutazione affinchè si possa procedere con celerità alla dichiarazione dello stato di emergenza», ha spiegato un comunicato del Dipartimento della Protezione Civile.
fonte: leggo.it